L'astrofisico britannico Stephen Hawking ha lanciato un avvertimento: lo sviluppo dell'intelligenza artificiale potrebbe significare la fine dell'umanità.
In un'intervista alla BBC, lo scienziato ha detto che l'intelligenza artificiale potrebbe evolvere rapidamente e oltre l'umanità stessa, uno scenario simile a quello del film "Terminator".
"Le prime forme primitive di intelligenza artificiale si sono già dimostrate molto utili. Ma penso che lo sviluppo di una intelligenza artificiale completa potrebbe terminare la razza umana", ha detto il professore in questa intervista.
"Le prime forme primitive di intelligenza artificiale si sono già dimostrate molto utili. Ma penso che lo sviluppo di una intelligenza artificiale completa potrebbe terminare la razza umana", ha detto il professore in questa intervista.
"Una volta che gli uomini avranno sviluppato l'intelligenza artificiale, questa provvederebbe da sola a ridefinirsi sempre più velocemente", ha detto.
"Gli esseri umani, limitati da una lenta evoluzione biologica, non sarebbero in grado di competere e sarebbero sopraffatti", ha detto Stephen Hawking, considerato uno dei più brillanti scienziati viventi.
Affetto dalla malattia di Lou Gehrig, più nota anche come sclerosi laterale amiotrofica o SLA, Stephen Hawking, costretto su di una sedia a rotelle, parla con l'ausilio di un computer.
Rimane comunque favorevole alle nuove tecnologie di comunicazione e ha detto di essere stato uno dei primi ad essere "connesso" al debutto internet.
Stephen Hawking ha detto che Internet ha portato nel contempo rischi e benefici, citando un avvertimento dal nuovo capo dell'agenzia delle intercettazioni britannico GCHQ, che internet è diventato un centro nevralgico di comando per criminali e terroristi.
"Le aziende di Internet devono fare di più per contrastarne la minaccia, ma la sfida è farlo senza sacrificare la libertà e la privacy", ha sostenuto l'astrofisico di 72 anni.
Inoltre ha detto Martedì scorso che il suo sistema di comunicazione, perfezionato dal gruppo statunitense Intel, sarà disponibile gratuitamente per la comunità scientifica nel gennaio 2015.
Pur accogliendo con favore il progresso, lo scienziato ha detto di non voler cambiare la sua voce robotica, che deriva da un sintetizzatore originariamente progettato per un servizio di elenchi telefonici.
"Questa voce è molto chiara, anche se un po' robotica. E' diventata il mio marchio distintivo e non la cambierei per una voce più naturale, con un accento britannico", ha detto alla BBC. "Direi piuttosto che i bambini che hanno bisogno di una voce sintetizzata ne vogliano una come la mia".
"Gli esseri umani, limitati da una lenta evoluzione biologica, non sarebbero in grado di competere e sarebbero sopraffatti", ha detto Stephen Hawking, considerato uno dei più brillanti scienziati viventi.
Affetto dalla malattia di Lou Gehrig, più nota anche come sclerosi laterale amiotrofica o SLA, Stephen Hawking, costretto su di una sedia a rotelle, parla con l'ausilio di un computer.
Rimane comunque favorevole alle nuove tecnologie di comunicazione e ha detto di essere stato uno dei primi ad essere "connesso" al debutto internet.
Stephen Hawking ha detto che Internet ha portato nel contempo rischi e benefici, citando un avvertimento dal nuovo capo dell'agenzia delle intercettazioni britannico GCHQ, che internet è diventato un centro nevralgico di comando per criminali e terroristi.
"Le aziende di Internet devono fare di più per contrastarne la minaccia, ma la sfida è farlo senza sacrificare la libertà e la privacy", ha sostenuto l'astrofisico di 72 anni.
Inoltre ha detto Martedì scorso che il suo sistema di comunicazione, perfezionato dal gruppo statunitense Intel, sarà disponibile gratuitamente per la comunità scientifica nel gennaio 2015.
Pur accogliendo con favore il progresso, lo scienziato ha detto di non voler cambiare la sua voce robotica, che deriva da un sintetizzatore originariamente progettato per un servizio di elenchi telefonici.
"Questa voce è molto chiara, anche se un po' robotica. E' diventata il mio marchio distintivo e non la cambierei per una voce più naturale, con un accento britannico", ha detto alla BBC. "Direi piuttosto che i bambini che hanno bisogno di una voce sintetizzata ne vogliano una come la mia".
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