Il brevetto degli ovuli, consentito se non possono diventare esseri umani.
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea si è pronunziata sugli ovuli attivati dalla manipolazione genetica per produrre cellule staminali.

L'Ufficio britannico aveva respinto queste richieste di brevetto per il fatto che le invenzioni basate sull'uso o la distruzione di embrioni umani non sono brevettabili ai sensi del diritto europeo. Isco, la società, aveva poi contestato questa tesi, spiegando che l'ovulo attivato per partenogenesi non è in grado di diventare un essere umano. Nella sentenza di giovedi, la Corte spiega:
"...per essere considerato embrione umano, un ovulo umano deve necessariamente avere la capacità intrinseca di svilupparsi in un essere umano"... e continua "il semplice fatto che un ovulo umano attivato per partenogenesi inizi un processo di sviluppo non è sufficiente per considerarlo come un embrione umano".
Tuttavia, il Tribunale ricorda, "nel caso in cui tale ovulo abbia la capacità intrinseca di svilupparsi in un essere umano, deve essere trattato allo stesso modo di un ovulo umano fecondato in tutte le fasi di sviluppo". In pratica la sentenza rinvia alla corte britannica il compito di verificare se gli organismi che Isco vuole brevettare non abbiano la capacità intrinseca di svilupparsi in un essere umano.
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Vedi anche
- La sentenza europea: PRESS RELEASE No 181/14Luxembourg, 18 December 2014
- il Sole 24ORE: Così si antepone il mercato all'etica e alla biomedicina
- La sentenza europea: PRESS RELEASE No 181/14Luxembourg, 18 December 2014
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