Il Parlamento thailandese ha adottato in prima lettura un disegno di legge per vietare l'uso di la maternità surrogata, una pratica commerciale che si è sviluppata negli ultimi anni.
Il disegno di legge prevede in particolare condanne fino a 10 anni di carcere per chiunque tragga dei benefici da una maternità surrogata, per dirla in altri termini nel noleggio dell'utero, è stato adottato Giovedi scorso "quasi all'unanimità", ha detto Venerdì, 28 Novembre il deputato Wallop Tungkananurak, aggiungendo "Vogliamo porre fine all'idea che gli stranieri hanno, che la Thailandia sia una fabbrica di bambini".
La giunta al potere dopo il colpo di stato di maggio ha annunciato l'intenzione di porre fine agli uteri in affitto dopo una serie di scandali che hanno sollecitato l'attenzione dei media di tutto il mondo.
Nel mese di agosto, una coppia australiana aveva fatto scandalo in tutto il globo, lasciando in Thailandia un bambino con la sindrome di Down alla madre di 21 anni e portando invece con sé la sua sorella gemella, Pipah, sana.
Poche settimane dopo, il governo aveva scoperto che un ricco giapponese aveva usato madri in serie, surrogate, in Thailandia.
Poche settimane dopo, il governo aveva scoperto che un ricco giapponese aveva usato madri in serie, surrogate, in Thailandia.
Secondo il Consiglio medico della Thailandia, più di un centinaio di cliniche private sono specializzate nella riproduzione assistita, anche attraverso gli uteri in affito. Questo commercio avrebbe prodotto centinaia di bambini all'anno.
La giunta ha promesso di esaminare caso per caso centinaia di dossiers di bebé che sono stati bloccati in Thailandia con i loro genitori biologici, dopo l'emozione suscitata in Australia, dalla quale molti si erano recati in Thailandia per utilizzare questi servigi.
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