Il museo femminista apre i battenti in Svezia ed è l'unico museo al mondo dedicato al ruolo delle donne nella storia, nel presente e nel futuro. Questo orientamento lo distingue nettamente da altri musei dedicati alle donne e la loro storia.
La sua direttrice Maria Perstedt dice: "Vogliamo che descriva diverse prospettive: su larga scala, come il rapporto tra sesso e potere, ma anche su scala individuale, lasciando grande spazio agli oggetti ed alle storie".
La sua direttrice Maria Perstedt dice: "Vogliamo che descriva diverse prospettive: su larga scala, come il rapporto tra sesso e potere, ma anche su scala individuale, lasciando grande spazio agli oggetti ed alle storie".
Situato in una Capitale europea della cultura del 2014, nei pressi del Circolo Polare Artico, il museo si propone di dar voce alle donne, e di "descrivere e provocare le idee, le norme e le strutture che limitano oggi le scelte e le opportunità per donne e uomini".
Conta nella partecipazone di ricercatori e di creare piuttosto che un luogo di incontro e di dibattiti un "museo vivente".
Finanziato interamente dal Comune non possiede alcuna collezione permanente: essa offre ai suoi visitatori due mostre contemporaneamente, in parallelo, una sull'invecchiamento e l'altra dal titolo "Radici".
L'ingresso è gratuito. La direttrice non ha fornito alcun dato sul target e sul numero di visitatori.
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