Impossibile per il cioccolatiere belga Isis conservare un nome associato all'organizzazione dello Stato islamico il cui acronimo è "SI" o "Isis".
Quale contraccolpo per i destini della cioccolateria della famiglia Libeert! Da alcuni anni, riferisce De Standaard, la società si definiva ancora italo-svizzero. "C'era confusione, perché la gente pensava che fossimo una società svizzera o italiana", ha chiarito in un comunicato stampa. "... a partire dal 2014, quindi, abbiamo optato per ISIS".
"L'azienda non poteva credere che solo nove mesi dopo sarebbe stata di nuovo costretta a cambiare il suo nome, ci dice il quotidiano belga, ma l'associazione negative con gli eventi in Iraq e Siria, per l'omonima organizzazione terroristica (Stato islamico dell'Iraq e della Siria) Isis, ha reso questa scelta del nome insostenibile".
Il problema non si pone tanto in Belgio quanto negli Stati Uniti, dove l'azienda esporta grandi quantità di merci e dove "era chiaro che molti clienti non erano più disposti ad acquistare i nostri prodotti", afferma la direzione del marketing.
Dopo tutte queste avventure, il cioccolatiere belga ha deciso di essere pragmatico e chiamarsi ora Libeert, il nome della famiglia che ne è proprietaria.
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