04 ottobre, 2014

Lo jus primae noctis non è mai esistito. - Le pre-libatezze

Miei cari signori che discorrete e fantasticate, lussuriosi, che nel Medio Evo, si usasse l'onnipotenza per richiedere ai sottoposti servi di deflorarne la moglie nella prima notte di nozze. In Francia si chiamava diritto del signore, tra i tanti, come quello di imporre tasse e balzelli. Bene, questo diritto (jus primae noctis) non ha alcun fondamento storico. Non voglio alimentare polemiche, ce ne sono state abbastanza in passato.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ius_primae_noctisUn attento esame dei diritti feudali, recensito da Alain Boureau in "Le Droit de cuissage: La Fabrication d'un mythe, XIIIe-XXe siècle", pubblicato nel 1995, dimostra che non vi è alcuna menzione di alcun droit de seigneur. Ciò che potrebbe avvicinarsi di più è il diritto di cullage o formariage (matrimonio tra due servi di diversi padroni). Nessuna maialata, insomma: semplicemente il divieto di sposarsi, per un servo, al di fuori della signoria, salvo un indennizzo congruo per il Signore a risarcimento dell'inconveniente. 

La Chiesa, che proclamava nel XII secolo il sacramento del matrimonio e si opponeva al formariage, contribuì allo spargimento della voce. La riscrittura, durante il Rinascimento, del Medioevo, ritenuto oscurantista e l'opposizione al feudalesimo, hanno fatto il resto. Nel 1854, quando apparve questa controversia, c'era il timore del ritorno della monarchia e, quindi, degli abusi e dei privilegi. Il pepe di scrittori come Voltaire e Beaumarchais in Le nozze di Figaro hanno contribuito a diffondere il mito. 
        
I signori uomini sono rassicurati e pregati di non tirare fuori nelle chiacchiere da bar queste amenità. Le citazioni di alcuni film sull'argomento sono pretestuose ed inopportune. 
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Ricorderei anche che Pre-libare sarebbe anche il gesto dell'assaggiare prima una prelibatezza, appunto, per verificarne la bontà.
Quanto all'uso del diritto alla prelibazione (vedi) rimando alla pagina della Treccani che ci ricorda "... Da qui il diritto della prelibazione, altrimenti ius primae noctis, come ricognizione dei diritti comuni preesistenti, per il possesso esclusivo della moglie. Recenti indagini tendono a far vedere che l'uso è connesso con i riti iniziatici della pubertà e con l'idea dell'impurità naturale della donna, allo scopo di preservare l'uomo dai malefici del primo amplesso". 
Ci sarebbe anche da dire su illibato, celibato et cetera ma non mi sembra il caso.

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