La lettera infuocata a Joséphine de Beauharnais dell' Imperatore. L'impazienza ed il desiderio di perdersi in lei.
Vado a letto, mia piccola Joséphine, con il cuore pieno della tua immagine bella, affranto per restare così a lungo lontano da te; ma spero che entro pochi giorni sarò più felice e potrò più facilmente darti la prova dell'ardente amore che tu mi ispiri.
Tu non mi scrivi più; più non pensi al tuo buon amico, o donna crudele! Non sai che senza te, senza il tuo cuore, senza il tuo amore, per tuo marito, non v'è felicità, né vita.
Buon Dio! Quanto sarei felice se potessi assistere all'amabile toilette, la piccola spalla, un seno piccolo e bianco, morbido e sodo; un po' più giù, la piccola miniera con il creolo fazzoletto, da divorare. Sai che non ho dimenticato le piccole visite; Sai bene, la piccola nera foresta. Le do mille baci e attendo con ansia il momento di essere lì.
A te, la vita, la felicità, il piacere che non sono altro che quello che tu fai.
Vivere in una Joséphine è vivere all'Eliseo.
Baciare la bocca, gli occhi, le spalle, il seno, ovunque, dappertutto!
Vivere in una Joséphine è vivere all'Eliseo.
Baciare la bocca, gli occhi, le spalle, il seno, ovunque, dappertutto!
Bonaparte
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