31 luglio, 2014

"Volevo uccidere qualcuno ... per vedere come era"


Una giapponese, adolescente, ha ammesso di aver ucciso un amico Sabato sera per strangolamento. Ha poi reciso il braccio e la testa della sua vittima.         
http://www.japantimes.co.jp/news/2014/07/27/national/sasebo-teen-held-allegedly-killing-high-school-friend/#.U9nT3vl_uSo"Volevo uccidere qualcuno ... per vedere", ha detto la giovane giapponese che ha ucciso e decapitato un compagno di classe lo scorso fine settimana, secondo fonti di stampa che citano i rapporti della polizia. Una studentessa di 16 anni ha fatto questa incredibile confessione agli investigatori senza esprimere alcun rimpianto.
              
L'incidente è avvenuto nella città di Sasebo, Nagasaki, Prefettura (ovest). La ragazza, che ha ammesso i fatti, la cui identità non è stata rivelata, ha brutalmente ucciso Sabato sera soffocandolo, un compagno di classe. Gli ha poi reciso il braccio e la testa.
                
L'addome della vittima era squarciato, secondo fonti di stampa. La presunta assassina, che dovrà sottoporsi a esami psichiatrici, a quanto pare, avrebbe premeditato il suo crimine, procurandosi gli strumenti necessari in anticipo, stando alle deduzioni degli inquirenti citati dai media.
                 
La polizia sta anche indagando su quattro messaggi, su un forum internet, con immagini, tra le altre, quella di una mano insanguinata. Queste mostrano l'omicidio e sono state pubblicate circa due ore dopo il presunto orario del delitto.
               
I due ragazzi erano amici ed avevano trascorso diverse ore insieme prima della tragedia, avvenuta nell'appartamento del presunto assassino, che viveva da sola nonostante la giovane età.
                
Secondo le testimonianze raccolte dai media giapponesi, sua madre è morta l'anno scorso e suo padre si risposò. 

           
Nella stessa città di Sasebo, un episodio analogo, una studentessa aveva accoltellato a morte un compagno di classe nel 2004, che ha portato le autorità a richiedere alle scuole più vigilanza da parte di insegnanti e assistenti sociali.

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