27 giugno, 2013

Una pesante censura incalza - Abbiamo finito di ridere

I fumettisti hanno smesso di ridere?
Perché i tabù che pesano sui vignettisti del mondo sono un buon barometro della libertà di espressione, il regista belga Olivier Malvoisin dedica un documentario e un web-documentario, "Fini de rire (Niente più risate)" l'intervista trasmessa il 7 maggio su Arte,
 L'Intervista.
 
L'idea di questo progetto è nata con le vignette di Maometto nel 2005-2006, afferma il regista Olivier Malvoisin. 
«Mi ha stuzzicato come privato cittadino (...) in quanto, per le persone della mia generazione, è stato un po 'strano sentire parole come "censura" o "blasfemia", era già troppo abituato ad altro. E poi c'è stato l'incontro con "Cartooning for Peace" (iniziativa dei disegnatori di tutto il mondo a sostegno della libertà di espressione] che si è formato sulla scia degli eventi (...)
Da quel momento, mi sono detto che, con i disegni, c'era la possibilità di svincolarsi dagli eventi, dalla immediatezza della notizia, per poter raccontare qualcosa del nostro tempo." 
Nel quadro di questo progetto, ancora in corso, Olivier Malvoisin ha già intervistato quaranta disegnatori di tutto il mondo per il loro lavoro, i limiti che si incontrano, i tabù che pesano su di essi. Egli individua alcune caratteristiche regionali (la sacralità del potere in Africa, il controllo della libertà di espressione sui social network in Medio Oriente, ecc.), ma anche le tendenze globali: 
"Sesso e religione sono universalmente tabù",
ma oltre a questo, ha anche osservato che tende a diffondersi 
"una forma di censura economica"
la maggior parte dei progettisti censurati 
"lo sono relativamente al gruppo di appartenenza, alla costituzione dei giornali in cui lavorano." 
Guarda qua anche il WEBDOC
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Si potrebbe pensare che noi, quì, ci troviamo in un'isola felice. 
Niente di più sbagliato. 
E' verosimile attendersi, invece, che anche dalle parti nostre, presto si spegneranno gli ultimi guizzi di genio che ci permettono ancora di sorridere del potere, l'unico modo per vederlo qual è.

La vignetta è di Giuseppe Falco, mio grande amico e fumettiere (vuole che si dica così), di gran classe.

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