E' accaduto Domenica 3 Febbraio 2013 alle Officine Culturali a Gravina
tratto dal romanzo di Roddy Doyle:
La donna che sbatteva nelle porte
____________________"Il mio nome è Paula Spencer. Ho 39 anni. La settimana scorsa era il mio compleanno. Sono una vedova. Sono stata sposata per diciotto anni. Il mio cognome da nubile è O' Leary. Mio marito è morto l'anno scorso, quasi un anno fa. E' stato colpito dalle guardie. Mi ha lasciato un anno prima di questa storia. L'ho scritto sulla porta. Il suo nome era Charles Spencer, tutti lo chiamavano Charlo, tranne sua madre e suo padre e il sacerdote incaricato del funerale. Ho quattro figli (Avrebbero potuto essere cinque, ho perso un bambino.)"
E' la storia di una donna maltrattata, fenomeno molto più diffuso di quanto non si possa credere rappresentata domenica scorsa alle Officine Culturali nella ottima ed applaudita interpretazione di Gelly Prezioso con le coreografie di Delia Pellicciari, anch'ella ben all'altezza della situazione.
La fatalità di una storia che si riflette nella protagonista, Paula, che assiste a la sua stessa rovina, dopo l'incontro fatale con Charlo Spencer, un ragazzo un po' macho, ma talvolta rassicurante.
Gelly Prezioso
L'alcool, non è l'unica strada per la psicosi. I passaggi in ospedale, dove giustificare lividi, solitudine, paura quotidiana, tra l'indifferenza degli altri, l'incertezza e lo stress continuo di sapere quel che accadrà quando torna,
Delia Pellicciari
Doyle compie una prodezza fantastica, ci sembra di essere testimoni delle confessioni di una donna, tanto che si comincia a dubitare che questa storia sia stato scritta da un uomo. Roddy Doyle viene a raccontarci la peggiore miseria senza cadere nel melodramma. Talvolta sembra voglia riderci su ma la storia è troppo toccante, è qui che il personaggio stupisce con il suo coraggio,: le parole semplici e modeste... Sembra che lei non voglia shockare (parla come se fosse una persona reale,ed invece è proprio reale!) .
Nessun commento:
Posta un commento