11 luglio, 2012

La magnifiche notti di Van Gogh.- Venerdì 13 notturno da Gravina

... e le ruspanti notti sulla 'Gravina'

La nuit étoiléeSin dal suo arrivo ad Arles, 8 febbraio 1888, la rappresentazione di "effetti notturni" è stata una preoccupazione costante per Van Gogh. Nell'aprile del 1888 scrisse al fratello Theo: "Ho bisogno di una notte stellata con cipressi o, forse, sopra un campo di grano maturo." Nel mese di giugno, è stato il pittore Emile Bernard, che dice: "Ma quando farò mai il cielo stellato, il che sempre mi angoscia?.." nel mese di settembre, in una lettera alla sorella, evoca lo stesso soggetto: "Spesso, mi sembra che la notte sia ancora più riccamente colorata del giorno". Nello stesso mese di settembre, ha finalmente realizzato il suo progetto ossessivo. il suo primo dipinto di un cielo notturno, in un angolo della terrazza di un caffè in Place du Forum, Arles. Poi questo punto di vista del Rodano, dove trascrive magnificamente i colori che vede nel buio. Domina il blu: il blu di Prussia, oltremare o cobalto. Le luci a gas della città con lo splendore arancio intenso si riflettono nell'acqua.

Una diversa 'notte stellata' vediamo nella costruzione del filmato che segue, ricostruita e poi subito distrutta

Anche nella nostra città si moltiplicano notti rosa, bianche, verdi, sotto le stelle ed anche al museo. Ho ricordato van Gogh per quegli excursus cui forse vi sarete abituati e cui mi abbandono per arrivare ad altro, un van Gogh, per esempio, è l'avatar_facebook di Maria Teresa Di Noia che spesso mi scrive delle iniziative della Fondazione Pomarici Santomasi. Quello di oggi insomma è un tremendo escamotage per ricordarmi che la prossima soirée è venerdì, venerdì 13, ma non sono superstizioso, tanto, peggio di come vanno le cose non potrebbero andare. Vedi post:


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