02 febbraio, 2012

I Tufi, il metalinguaggio, l'immaginazione al potere. Si inizi la campagna elettorale.

Siamo Tutti Tufi - Borderline - Officine Culturali - 30_01_2012 - convegno 

'Siate realisti chiedete l'impossibile'
E' una affermazione di Caligola ripresa da che Guevara oltre che un aforisma attribuito ad Albert Camus, il paradosso che dovrebbe essere il risultato di una straordinaria educazione scolastica, quando c'è, che renda verosimile il sognare. La scuola, però oggi ha reso standard, per così dire, la creatività realizzando processi di standardizzazione della mente acritica, volto a mutare la scuola in testificio e produzione settoriale di lavoratori utili da sfruttare per il profitto del sistema vigente (Vedi InvalsiIndireAnsas).
L'altra sera alle officine culturali tutt'intorno ad un altare(?) a discutere appassionatamente di quel che si andrà a fare per questa città alla luce del contesto che ci circonda. 
Mi ha impressionato '... partire non dai problemi ma dai SOGNI ....' affermato ancora una volta in questa città da Angela Barbanente al termine del suo intervento. 
Lo ha detto con convinzione, con autentica passione mentre suggeriva di trovare vigore non in una ipotetica-patetica pioggia dall'alto dalle istituzioni ma nelle incommensurabili energie presenti che una vista accecata da stimoli estranei ci hanno definitivamente nascosto. Le ricchezze e le energie sono quì e vanno opportunamente stimolate e coinvolte.
Con favore e simpatia seguo i tentativi dei 'tufi' quando procedono nel loro 'creative projecting'.
Nel '68 si diceva: 'l'immaginazione al potere' (Herbert Marcuse - Parigi 1968) non essendo più la ragione e il linguaggio in grado di trascendere la realtà e di opporre un "grande rifiuto" al modello vigente, la filosofia deve appellarsi all'immaginazione, unico strumento capace di comprendere le cose alla luce della loro potenzialità. 
Lo si è detto anche in alcuni convegni recenti quando Moretti, a mezza voce, diceva 'metalinguaggio', temendo di sbagliare, esprimendo, invece, l'istanza principale di un nuovo modo di proporre e di proporsi.
Ci avviamo verso una campagna elettorale, mi auguro, almeno interessante e piena di riflessioni, sfrondata da populismi del cavolo e politicismi. 
Se questa è una città d'arte mostri i suoi attributi e faccia vivere almeno in questo periodo forme intelligenti. 
So che qualcuno c'è e saprebbe farlo nei diversi schieramenti. Mi aspetto di vederne gli attributi. 

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