15 luglio, 2011

Se non Ora quando - SEL - Incontro con Fratoianni - 12 luglio 2011

Nella sera del 12 durante la visita di Fratoianni a SEL ci fu un momento interessante, tra gli altri, di cui si è parlato, per un problema cogente e spesso dimenticato. A rimuoverlo ci pensano le trasmissioni e le reti italiane in tutt’altre faccende affaccendate.
S N O Q
… tratto dal titolo di un romanzo di Primo Levi che narra le vicende di un soldato ebreo dell’armata rossa che si arruola fra i partigiani contro i nazisti:  il riferimento vuol dire e identificare implicitamente i partecipanti con i partigiani e il berlusconismo con il nazismo (http://giovannacosenza.wordpress.com/2011/02/08/se-non-ora-quando/ )
Rosa Erriquez, militante SEL, lesse il ‘manifesto – appello alla mobilitazione delle donne italiane del 13 FEBBRAIO 2011, vessillo anche della recente manifestazione di Siena che così recita e ripropongo:
 SEL-Fratoianni-12072011-88.jpg SEL - Fratoianni - 12072011 - 88



Se non ora, quando?

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.

Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica.

Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.

Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.

Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.

Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.

Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.

Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.

Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
vedi anche
http://senonoraquando13febbraio2011.una-carta-didentita-per-snoq/
e
da DIS.AMB.IGUANDO: Alcune considerazioni pro e contro.  

"Se non ora quando?", 

le voci della piazza a Siena



Nessun commento: