25 marzo, 2011

Sindrome postdemocratica - Postdemocrazia

C. Crouch, Postdemocrazia, Laterza - Presentazione Luca Bacchelli


… anche se le elezioni continuano a svolgersi e condizionare i governi, il dibattito elettorale è uno spettacolo saldamente controllato, condotto da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione e si esercita su un numero ristretto di questioni selezionate da questi gruppi. La massa dei cittadini svolge un ruolo passivo, acquiescente, persino apatico, limitandosi a reagire ai segnali che riceve. A parte lo spettacolo della lotta elettorale, la politica viene decisa in privato dall'integrazione tra i governi eletti e le élite che rappresentano quasi esclusivamente interessi economici"


… Questo è il modello di quella 'sindrome' che Colin Crouch definisce 'postdemocrazia'. La tesi di questo volume è che i regimi rappresentativi esibiscono attualmente una tendenza a trasformarsi in postdemocrazie, …


… oggi si assiste al "ritorno dei privilegi politici corporativi coperti dagli slogan del mercato e della libera concorrenza". L'azienda globale gode dell'esonero fiscale, allo stesso modo della nobiltà e del clero nell'ancien régime.


… l'"assioma politico contemporaneo della sparizione della classe sociale", più che una diagnosi fondata, è un "sintomo della postdemocrazia". Accanto al declino della classe operaia - da classe del futuro a soggetto di politiche di retroguardia - emerge l'incoerenza delle altre classi, la loro mancanza di autonomia e la loro debolezza rispetto alla manipolazione postdemocratica. La politica dei nuovi riformisti si incentra sulla costruzione di un modello di partito adeguato per la postdemocrazia, un 'partito per tutti' che abbandona la sua base tradizionale.


La principale causa del declino della democrazia risiede insomma per Crouch nel "forte squilibrio in via di sviluppo tra il ruolo degli interessi delle grandi aziende e quelli di tutti gli altri gruppi". Crouch ipotizza alcune misure per contrastare questo processo, senza indulgere nell'utopia …


Le "nuove creatività dirompenti all'interno del demos" sono invece un antidoto alla postdemocrazia e possono permettere di reindirizzare il malcontento dagli obiettivi e dai capri espiatori dei movimenti reazionari verso le vere cause dei problemi. Per Crouch "c'è bisogno di un mercato aperto dove concorrere a definire identità politiche, che rimanga all'esterno, ma ancora abbastanza vicino, all'arena oligopolistica dei partiti esistenti….


Per necessità di sintesi ho omesso parti essenziali e necessarie … Leggi tutto


vedi anche > Disaffezione alla politica, leaderismo, populismo ... intervista a Gianpasquale Santomassimo

1 commento:

Francesco Zaffuto ha detto...

In tanti pensano di essere informati, chi pensa di essere manipolato in qualche modo ha qualche possibilità di difendersi.
Buona la segnalazione di questo libro, cercherò di leggerlo.
saluti