24 marzo, 2011

Meglio soffrire in silenzio. «Never complain and never explain»

"Non è vero che sfogarsi fa bene” 
http://www.britishbattles.com/waterloo/images/lord-uxbridge.jpg
Uno degli aneddoti più curiosi della storia militare riguarda la battaglia di Waterloo. Una cannonata francese esplose a poca distanza da Lord Uxbridge e dal Duca di Wellington, che stavano osservando lo spettacolo della cavalleria inglese all’inseguimento del maresciallo Ney in ritirata. Quando il fumo si diradò, Uxbridge disse al suo comandante: «Per Dio signore, ho perduto una gamba». Wellington guardò il moncone sanguinante sulla staffa della sella e rispose: «By God, sir... credo proprio di sì». (Lord Uxbridge: By God Sir, I've lost my leg! - Wellington: By God Sir, so you have! *)
... «In base alla cultura popolare e anche alla pratica medica - afferma Seery - chi è stato vittima di un trauma è continuamente invitato a parlarne, con gli assistenti sociali, con i genitori e con gli amici, come se fosse l’unico modo per liberarsene. La nostra ricerca ha scoperto invece che non c’è niente di male nel soffrire in silenzio: moltissime persone che hanno rinchiuso i propri traumi in una bottiglia, senza parlarne mai, sono risultate mentalmente e fisicamente più sane di quelle che invece si erano sfogate».

per saperne di più leggi

*At the Battle of Waterloo (18 June 1815), as quoted by Sir Walter Scott, in Paul's Letters to His Kinsfolk (1815)

1 commento:

gelly ha detto...

una svolta culturale o, meglio, un recupero .....salutare!