Il consiglio comunale di ieri 29 novembre coincideva con alcune scadenze riguardanti gli assetti della maggioranza. Alcune assenze 'tecniche' hanno fatto da contrappunto al ricompattarsi, o quasi, dei precari equilibri interni. Nei corridoi dei passi perduti ho incontrato Mimmo Romita, consigliere regionale, che mi ha confessato con amarezza '... di aver perduto ogni speranza di poter esprimere compiutamente la tensione ideale di cui si era caricato durante la campagna elettorale ...'. In consiglio si approvava, modificandolo, il piano casa di qualche mese fa. Semplificando: la possibilità di costruire ulteriori due piani e delle soffitte (attici o similia, diciamo così, lo diventeranno n.d.r ). Chissà cosa ne dirà l'assessore Barbanente quando verrà per un convegno sull'urbanistica (sic!) organizzato da Sergio Varvara e dal neo assessore al ramo, strappato alle sue vicende quotidiane. Sempre semplificando: immaginate via Bari, con sopraelevazioni di circa 13 mt., diventerebbe una specie di pozzo luce, magari senza luce. Non so quali equilibri siano stati appagati con tale determinazione, quali funzionari abbiano fatto finta di niente, quale genio dell'urbanistica li abbia partoriti e quali personaggi, gongolando gongolando, festeggeranno il Natale, magari meno santo, ma molto redditizio. Alla faccia del popolo bue che in quanto a controllo, diciamolo pure, non brilla già da diverso tempo. ... la piscina si farà … si potrebbe dire 'ma andate a fare un bagno'.
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