22 novembre, 2023

L’1% più ricco produce emissioni pari a 5 miliardi di persone

Secondo un rapporto Oxfam, l’1%, ovvero 77 milioni di persone, sono responsabili del 16% delle emissioni globali legate ai loro consumi. 
 
https://www.oxfamfrance.org/rapports/egalite-climatique-une-planete-pour-les-99/
Il rapporto Oxfam pubblicato domenica   dice che l’1% più ricco del pianeta emette gas serra quanto due terzi della popolazione più povera, ovvero circa cinque miliardi di persone. 

Se la lotta contro il cambiamento climatico è una sfida comune, alcuni sono più responsabili di altri e le politiche dei governi devono essere adattate di conseguenza, ha dichiaratoi Max Lawson, coautore del rapporto pubblicato dalla ONG che lotta contro la povertà. 

Più sei ricco, più è facile ridurre le tue emissioni personali e quelle legate ai tuoi investimenti”, secondo lui. “Non serve una terza macchina, una quarta vacanza o (…) investire nell’industria del cemento”. 

Il rapporto, “Climate Equality: A Planet for the 99%”, si basa su una ricerca compilata dallo Stockholm Environment Institute (SEI) e analizza le emissioni legate ai consumi associati a diverse categorie di reddito fino al 2019. 

Tra i risultati più importanti c’è che l’1%, ovvero 77 milioni di persone, sono responsabili del 16% delle emissioni globali legate ai loro consumi. Questa è la stessa proporzione del 66% della popolazione più povera, ovvero 5,11 miliardi di persone. 

La soglia di reddito per far parte dell’1% più ricco è stata adeguata da paese a paese in base alla parità di potere d’acquisto: 
negli Stati Uniti, ad esempio, la soglia è di 140.000 dollari e l’equivalente keniano di circa 40.000 dollari. 
Pertanto, in Francia per es., in 10 anni, l’1% più ricco ha emesso in un anno la stessa quantità di carbonio del 50% più povero. 

Crediamo che, a meno che i governi non adottino una politica climatica progressista, in cui alle persone che emettono di più venga chiesto di fare i sacrifici più grandi, non otterremo mai buone politiche in questo settore”, ha affermato Max Lawson. 

Questa potrebbe consistere in una tassa per chi effettua più di 10 voli all'anno oppure in una tassa sugli investimenti non ecologici che sia molto più alta della tassa sugli investimenti ecologici. 

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