Per stabilire una comunicazione ottimale con il tuo piccolo felino, devi parlargli in modo 'un po' stupido', con parole semplici e una voce morbida, suggerisce uno studio francese.
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Rivolgersi al proprio gatto con parole semplici e voce morbida, come se si parlasse a un bambino, è la tecnica giusta per comunicare con il piccolo felino.
È così che ci capisce veramente.
Lo conferma uno studio scientifico francese pubblicato su “Animal Cognition”. Per giungere a questa conclusione, gli etologi dell'Università di Parigi-Nanterre hanno rinchiuso in una stanza sedici proprietari di gatti, ciascuno con il proprio animale.
Chiaramente, rivolgersi al proprio animale domestico parlandogli normalmente genera solo indifferenza. Ma è ben diverso, quando il padrone del gatto si esprime con piccole frasi, semplici parole chiave e tutto ciò in un tono un po' ebete, come se si rivolgesse a un bambino.
Così, il felino esprime subito il suo interesse, smette di pulirsi, guarda il suo interlocutore o gli si avvicina subito.
Si noti che questo studio insiste sul fatto che questo metodo funziona davvero solo con il proprietario dell'animale. E che è fondamentale “conversare” con il gatto, perché in fondo è in gioco il benessere di quest'ultimo.
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