15 giugno, 2019

Non sono la stessa cosa essere insultata e caricaturata

Dopo la polemica scatenata dall'ultimo 'Charlie Hebdo' sulla Coppa del Mondo di calcio femminile, la giornalista sportiva Nathalie Iannetta prende la difesa del giornale satirico. 

https://twitter.com/Biche_Doe/status/1138490886361374720Lo scorso mercoledì, 'Charlie Hebdo' ha dedicato la sua prima pagina alla Coppa del Mondo di calcio femminile. Per una volta, non è abituale, il disegno, accompagnato dalle parole 'Ci abbufferemo per un mese!', si è guadagnata la sua cospicua parte di indignazione della rete. 

Ma nel bel mezzo di questa nuova polemica, Nathalie Iannetta, ex consigliere di Hollande, giornalista sportiva e quindi piuttosto interessata all'argomento, ha difeso la copertina del settimanale satirico, che molti avevano accusato di essere misogino. 

'Non sono la stessa cosa essere insultata e caricaturata!', Ha detto Mercoledì sul set dello spettacolo 'C to you'. 'La caricatura ha tutti i diritti. In questo giornale ci sono giornalisti morti per aver fatto disegni'. 

Su questo, la giornalista non ha torto: tra 'Charlie Hebdo' e il calcio, non c'è mai stata una grande storia d'amore. Come evidenziato ad esempio nella sua edizione 2010, dove il quotidiano satirico non mancò di ringraziare l'ex allenatore Raymond Domenech per aver abbreviato i mondiali alla Francia in Sud Africa (la Francia esclusa sin dal primo turno). 

O più recentemente, nel 2016, quando «Charlie» per ringraziare l'internazionale francese Antoine Antoine Griezmann, lo rappresentò come un vibromassaggiatore in occasione di Euro 2016, in Francia. 

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