02 giugno, 2017

"Togliete ill velo o lasciate l'Europa. Non costringete i paesi ospitanti ad odiarvi". (Mohammed Al-Issa)

Le donne musulmane in Occidente, tolgano il velo! L'autore di questa affermazione, apparsa in un giornale finanziato da un principe saudita, ritiene che le donne musulmane che vivono in Occidente dovrebbero adattarsi alle leggi dei paesi ospitanti. Conquistando così la loro libertà. 
http://www.taus.it/book/export/html/568
Un tale uomo esiste, è il saudita Mohamed Al-Issa, segretario generale della Lega musulmana mondiale (LIM - organizzazione Araba che promuove l'Islam in tutto il mondo. Mohamed Al-Issa è stato in precedenza il ministro della Giustizia in Arabia Saudita). 

Questi ha affrontato la questione del velo musulmano in Occidente e ha dato il suo parere da un punto di vista della sharia in una conferenza davanti alle donne velate nella capitale austriaca: 
"Quando un paese democraticamente decide di non permettere il velo, dobbiamo accettarlo. Se si vuole rimanere, è necessario rimuovere il velo. In caso contrario, si deve andar via

Mohammed Al-Issa, ha lanciato questo appello alle donne musulmane che vivono in Europa invitando a rispettare rigorosamente le leggi vigenti, tra cui, appunto, il divieto del velo o lasciare il paese per coloro che non vogliono rimuoverlo. 

Secondo le informazioni di Arab RT, l'11 maggio 2017 e del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il signor Al-Issa ha ribadito le osservazioni, dicevo, in una conferenza a Vienna di fronte a donne musulmane circa il velo islamico. 

Ha detto che l'Islam comanda ai musulmani di rispettare le leggi e i patti sociali del paese ospitante e mai forza quei paesi che hanno offerto le condizioni di asilo e di vita per i rifugiati a cambiare le loro leggi. 

Ha aggiunto: che per quanto riguarda le proprie peculiarità specifiche, non potranno essere rivendicate se non per le parti consentite dalla legge. 

Non spingere i paesi ospitanti a odiarti. Questa è la conclusione del Segretario Generale della LIM con sede nientemeno che alla Mecca! 

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