Giorni fa ho ricevuto delle
lettere di commento ad un post nelle quali mi si chiedeva cosa pensassi del
modo odierno di amministrarci, come cittadini intendo. In quella circostanza
risposi con una citazione in latino di cui purtroppo non ricordo la fonte:
Ad sal, ad mel, ad piper, semper cucurbita est (trad: al sale, al
miele, al pepe, sempre zucca è) nel senso, ovvio, che una zucca, comunque la
si condisca, rimane sempre un'insipida zucca. Rimpasti, maggioranze,
calembour e architetture varie non hanno molta efficacia in
un'amministrazione visto che la materia prima (stavo per
dire grigia) è piatta. Un po' come alcune persone, per quanto possano sforzarsi
di non esserlo, resteranno sempre delle zucche.
Pensate un po' se questi vegetali avessero un seme e lo lasciassero per le generazioni future ....
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I semi, in un vaso sepolto da 800 anni, di una specie di zucca da tempo scomparsa, rinvenuti durante gli scavi archeologici, sono stati coltivati da studenti canadesi, che hanno riportato in vita un ortaggio dimenticato.
Studenti canadesi hanno mangiato a settembre nella loro mensa universitaria, una varietà di ortaggi coltivata e mangiata da tribù indiane di più di 800 anni fa. Gli studenti le hanno coltivate a Winnipeg, Canada, grazie ai semi trovati dagli archeologi nel 2008, come riferisce APTN News. Erano stati sepolti in un vaso, nel cuore di una riserva indiana del Menominee, nel nord del Wisconsin. I semi tradizionali hanno dato i loro frutti, dimostrando che gli anni non hanno avuto alcun impatto sulla loro qualità. Risultato: una gigantesca zucca rinominata "Gete-okosomin" o "Great old cool squash" (la magnifica vecchia grande zucca).
I primi semi furono piantati nel 2013, hanno dato risultati molto impressionanti per i novelli giardinieri, non solo, si pensi che la zucca più grande era quasi un metro per un peso di otto chili. Ora è diventato il simbolo di una diversità dietetica del passato, scomparsa dalle monocolture attuali.
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