Dopo le frenesie del giorno di Halloween che qui, da noi, ha spostato una messe notevole di persone a festeggiare l'evento, stipata in poco spazio ma felice, vi porgo una notizia al cui confronto qualsiasi cosa farebbe sorridere. Vi parlo della casa stregata masochista ... ovvero della vera vita del regno dei masochisti.
Nel "maniero McKamey" in California, la gente viene da lontano per farsi menare fino a quando non crepa.
"Al palazzo McKamey, la gente paga per essere rapita, legata, mascherata, schiaffeggiata, menata o tenuta sotto l'acqua, in una 'visita' di otto ore". A questa casa stregata "estrema" il Guardian ha dedicato un articolo venerdì 30 Ottobre, tutto da leggere.
Accompagnato da un video (sotto: le anime sensibili se ne astengano), l'articolo esamina le "visite" masochiste in una casa alla periferia di San Diego (California). Questi 'eventi' sono interamente ripresi in modo che i partecipanti possano poi vedersi soffrire. Il prezzo d'ingresso da pagare è esclusivamente in cibo per cani e chi "regge" di più vince. É bene sapere che: "Non c'è nessun 'codice' per fermare" l'esperienza in corso d'opera. Sono solo i torturatori che decidono, o meno, di prendere in considerazione le preghiere di sospensione.
Secondo l'inventore del concetto McKamey Russ, un veterano della Marina degli Stati Uniti, "ognuno è annoiato da quanto sta accadendo nel mondo. La gente ha bisogno di rilassarsi in tutta sicurezza". Si tratta di creare un'esperienza, per così dire, cinematografica e dare l'impressione alla gente che sta vivendo il proprio film dell'orrore. Visto che i Film non ci fanno più paura è anche molto difficile ottenere emozioni dalle persone. "L'idea è quella di generare ansia, paura, disgusto, con il sollievo fnale quando tutto è finito".
Per avere questo risultato: viene provocato stress fisico e psicologico finché la gente crepa. Li si copre di insetti, schiaffi, si strappano i capelli, con gli occhi bendati sono spinti in un labirinto costretti a strisciare ... "Si tratta di uno spettacolo teatrale dal vivo, spiega McKamey. Tutto questo non è reale. Se uno si facesse davvero male, ci costringerebbe a chiudere". Eppure le scene (con insetti in cabine di isolamento, con il cibo che sono costretti a mangiare), sono molto reali, sottolinea il giornalista.
Chi sono coloro che accettano (e firmano l'autorizzazione preventiva) di essere picchiati, umiliati, di avere la testa mantenuta sotto le acque di scarico o costrette a rimangiarsi il loro vomito?
... Una delle partecipanti, che aveva supplicato di smettere dopo poche ore, farfuglia, dopo il ritorno torna alla realtà, piangendo e piena di lividi "... É stato davvero troppo. Davvero troppo". In seguito ha scritto su Facebook che lei non si è pentita dell'esperienza, anche se era la cosa più spaventosa che le fosse mai successa. "Sono così felice di averlo fatto e ho resistito ben quattro ore!" dice felicitandosene.
"Alcuni scalano l'Everest, questa è un'altra sfida", dice uno di loro. "Si vuoi essere la prima persona ad arrivare sino in fondo. Nella tua testa c'è un tarlo che ti tortura, ma è uno spettacolo" Il giornalista chiede se questa non sia tortura bella e buona. "Io sono masochista. Molto parte di me non se ne preoccupa".
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Questo video è sconsigliato alle anime sensibili:
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