Capita talvolta di ascoltare alcune cose date per scontate ma che assomigliano piuttosto a dei luoghi comuni che a delle verità. Per esempio alcuni giorni fa sentii, al passaggio di una persona piuttosto grassoccia, commentare: ... 'è come un Buddha'.
Un vero buddista gli avrebbe chiesto: "Ma di quale Buddha stai parlando?' Buddha è un termine sanscrito che significa sveglio, vale a dire, che ha raggiunto il Nirvana, lo stato di illuminazione cui aspirano i buddisti.
Il Buddha storico, riconosciuto come il principale Buddha dalla maggior parte delle tradizioni, Siddhartha Gautama, non era per niente un tizio grasso: vissuto nel V secolo aC, era, anzi, piuttosto magro e bello, era un principe indiano che aveva rinunciato a tutte le sue ricchezze per iniziare la ricerca del Nirvana. Lungi dal rimpinzarsi, egli viveva anche periodi di estrema ascesi, prima di intraprendere la via centrale della meditazione.
Il grande Buddha che vedete sovente raffigurato è in realtà un Buddha più tardo, Budai, un monaco cinese del X secolo che ha anche raggiunto il Nirvana. Più noto come il "Buddha che ride", che trascina dietro di sè una leggenda colma di gentilezze e amore per i bambini. Portava i giocattoli rotti nella sua borsa per ripararli. Lo stomaco, nella Cina antica, era la sede dell'anima, la sua grande pancia simboleggia il suo grande cuore.
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