18 marzo, 2014

La schiavitù esiste nel XXI secolo - Il paese in cui si nasce schiavi, ereditariamente

Chada Mint M'Beyrick (quatrième à partir de la... (Photo Édouard Plante-Fréchette, La Presse) 

Gli ultimi negrieri di Mauritania 
La Mauritania è uno dei pochi paesi in cui si può ancora nascere schiavi
                
La schiavitù ereditaria sembrava una pratica passata. Ma non in Mauritania. Secondo un recente sondaggio condotto dalla Australian Foundation Free Walk, La Mauritania è in pole position tra i paesi schiavisti. Dei 3,8 milioni di persone nel paese, 150.000 sono schiavi, secondo quanto riferisce La Presse.
               
Questa situazione è ancora più tragica, se possibile, perchè tocca, per la maggior parte, le persone con la pelle nera. Questi sono haratin, discendenti di schiavi neri, resi tali nei secoli dagli invasori arabo-berberi (che continuano a rappresentare l'elite e quindi i padroni).
                
Le donne, in particolare, sono semplici "fattrici da allevamento" dei loro padroni, come spiega Salimata Lam, coordinatrice nazionale dell'organizzazione SOS Schiavi.
               
"Il Padrone ha bisogno di bambini. Sono "la sua forza lavoro", sottolinea il giornalista de La Presse, che ha percorso le dune del Sahara, per incontrare questi schiavi neri mauritani.
                          
Il governo sembra intanto eludere la questione. Nonostante  una legge approvata per arginare il fenomeno, le autorità continuano a negare l'esistenza della schiavitù. Giratevi intorno, dicono i governanti, non troverete niente da vedere! Il potere di Nouakchott rievoca semplicemente "ricordi" di antiche pratiche ormai debellate.
              
Eppure, conclude La Presse, la realtà dimostra il contrario ampiamente.
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