19 giugno, 2012

No, Roger Garaudy non è morto

Non, Roger Garaudy n’est pas mort
C’est ce que permettent d’affirmer les méthodes qui ont conduit l’auteur des «Mythes fondateurs de la politique israélienne» à nier la réalité des chambres à gaz.

sono titolo e occhiello di un articolo del nouvel observateur che vado a tradurre perchè possiate leggerlo anche voi. 
Vado spesso a rinfrescarmi le idee sulla stampa internazionale cercando di evitare gli spreads mefitici ed il rischio quotidiano da depressione. Quella di Garaudy non potevo certo perderla. Fonte e reminiscenza della facoltà di filosofia prima e della politica poi, ricordo della mia fugace amicizia con Giangi Barletta, le lezioni del prof. Campanale, il Partito comunista ecc. . 

Ciò che rende 'possibile affermare che i metodi che hanno portato l'autore di "miti fondatori della politica israeliana" a negare la realtà delle camere a gas.

Roger Garaudy (Sipa) 

Roger Garaudy (Sipa)Il sito internet Egalité et Réconciliation annunzia che il pensatore negazionista Roger Garaudy è morto all'età di 98 anni, mercoledì 13 giugno alle 8h30. 

La stampa tutta riprende la notizia, senza verificarla. Quì si vede come compare una notizia ufficiale, a dispetto della verità. 

Mentre tutto sembra invece dirci che questo decesso non sia mai avvenuto, o che, almeno, si abbiano ragionevoli dubbi su questa informazione. Nessuna prova. Tutte le fotografie di Garaudy apparse subito, anche sul sito che ne annunzia la morte, lo mostrano vivo. Ma beninteso, questa contraddizione evidente non scuote minimamente le pecorelle di Panurge de la presse, che insistono a riportare un fatto che non è mai stato dimostrato con le prove. Se vi fosse una foto di Garaudy morto, perchè non la si è pubblicata? Inoltre, un'incoerenza merita di essere segnalata: secondo Egalité et Réconciliation, Roger Garaudy sarebbe morto mercoledì mattina. Perchè l'annunzio il giovedì? Che è successo durante le lunghe ore di differenza? Si è forse approfittato di questo lasso di tempo per organizzare una mistificazone, la grande finzione della verità? Secondo l'opinione corrente, l'autore dei «Mythes fondateurs de la politique israélienne» sarebbe morto a Chennevières. A priori, niente di più normale? La sua residenza è Chennevières. Abbiamo telefonato a molti abitanti di questa città: nessuno era in grado di confermare che Roger Garaudy fosse morto. Eppure, soltanto 52 ore erano trascorse tra il sedicente decesso e la diffusione della notizia. Volete farci credere che in 52 ore, in una piccola città come Chennevières, nessuno ha sentito parlare della morte di un così noto personaggio? Di uno storico dirigente del PCF, deputato nel dopoguerra, prima di essere radiato dal partito nel 1970? Di un associato di filosofia che viene ricevuto da gente come il leader degli hezbollah del Libano, o dal vice presidente siriano Abdel Halim Khaddam? Di un dottore in lettere che riceveva ancora il premio Gheddafi dei diritti umani non più tardi del 2002? Tutt'al più si può dire che Roger Garaudy non ha partecipato ad alcuna riunione pubblica dopo mercoledì.  Può mai tutto questo significare che è morto? 
Sia Michel Houellebecq nè altri potrà dire che Michel Houellebecq è morto. Per la stessa ragione per cui l'INED (indice natalità e decessi) mostra l'assurdità di questa teoria, secondo la quale Roger Garaudy sarebbe morto: se si consulta la tavola delle mortalità per età fornite da quest'organismo imparziale, solo un terzo degli uomini muoiono a 98 anni. Due terzi, la grande maggioranza,  hanno una speranza di vita di 2,34 anni. Roger Garaudy, nato nel luglio 1913, non morirà, dunque, che nell'ottobre 2014. 
Di fronte a tanta incoerenza, si pone una questione, perchè si tiene tanto a far credere alle masse che Roger Garaudy è morto? Questo è ciò che noi dovremmo essere in grado di domandarci  Ma la comune opinione del reazionario contemporaneo organizzato dagli occulti poteri, in nome di interessi inconfessabili, ci dirà che si tratta certamente di deliri, secondo strategie ben definite di contenimento criminalizzanti di tutte le parole che divergano dal pensiero unico. 
(15-06-2012 15:48 - Aggiornato a 05:45)
Il nuovo osservatore

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