30 dicembre, 2011

La democrazia dei primordi, ieri ed oggi.

           
La tentazione ed il piacere di avventurarsi nella storia è sempre vivo nelle menti accorte e insaziate dalle vicende che il nostro borgo selvaggio inelluttabilmente ci riserva. Ho letto citazioni, qua e là, degne di nota e di approfondimento. I paralleli con la storia che fu o immediatamente recente, possono essere utili a raccapezzarci nella pandemia politica e partitica che ha colpito Gravina, forse è possibile che, questi, rappresentino un antidoto o uno sbarramento alle diffuse amenità che si ascoltano. Mi riferisco alla culla della nostra democrazia e che suggerico di approfondire:
Mito e attualità dell’antica Grecia
Il saggio di Michael Scott «Dalla democrazia ai re. La caduta di Atene e il trionfo di Alessandro Magno» è in libreria dal 12 gennaio (Laterza, pp. 344 e 19). È uscito da poco il libro di Luciano Canfora, «Il mondo di Atene» (Laterza, pp. 518, e 22). Per una panoramica generale della storia greca si può consultare: Domenico Musti, «Storia greca» (Laterza); tra i testi classici: le «Orazioni» di Isocrate (Bur) e l’opera di Demostene «Orazioni. Filippiche, Olintiche, Sulla Pace, Sui fatti del Chersoneso» (Bur). 

In quel periodo c'era già la democrazia ed anche chi, deluso da questa, plaudiva al re alla ricerca di un compromesso efficace. Negli scorsi post vi ho detto di Cacciari e di Emiliano. Oggi suggerisco a chi non s'accontenta dei pannicelli caldi dell'intellighenzia indigena un interessante articolo del Corriere, firmato Paolo Mieli. 
Un excursus all'indietro per assaporare un colto déja vu o un approfondimento dei problemi attuali attraverso un viaggio agli inizi della cultura democratica occidentale. 

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