01 novembre, 2011

La zucca del cittadino postmoderno. A cena con Brunilde in attesa del prossimo principe della città.

Ieri sera ho avuto amici a cena, una piacevole serata, la zucca è stata protagonista, manco a dirlo, ingrediente primo di un ottimo risotto a cura di Raffaele. Nelle stanze risuonavano i dialoghi di un'improbabile Cenerentola televisiva che non immaginavo neanche esistesse e che, ho saputo, riscuote un notevole consenso di pubblico. 
Durante il susseguirsi delle pietanze la conversazione ha proceduto affabile e cordiale sui massimi sistemi, così come si conviene ad un incontro tra amici, con gli argomenti più vari e di attualità. Ho tentato di seguire il filo dei discorsi ma non ci sono riuscito, poi, alla fine, a decifrarne i contenuti.
E' da qualche tempo che non mi riesce di sapere dove mi trovo, avendo la sensazione di essere parte di un gigantesco labirinto a forma di frattali che si propagano ad una velocità impressionante deprivanti della possibilità di seguirne alcuno. Il gioco, perchè è un gioco, è interessante perchè continuamente mutevole e offre un panorama immenso di cose da scoprire, ma assomiglia ad un videogame senza tasti di comando.
Lello mi accennò di Bauman ..., subito soverchiato dal grido di Brunilde, cosa mi voleva dire? Questa mattina ancora nel dormiveglia pensavo alla solitudine del cittadino globale che è anche il titolo di un opera del grande Zygmunt. 
Ho ricordato una sua intervista sul vivere di oggi del cittadino postmoderno immerso nella logica implacabile ed irreversibile della realtà sociale, priva della cultura, cui è stato sottratto il ruolo critico (vedi youtube da 'che tempo che fa').

SALONE DELL'EDITORIA SOCIALE: Zygmunt Bauman - Roma 28 ottobre -1 novembre. Video: intervento inedito di Zygmunt Bauman


La conseguenza più grave della globalizzazione e dell'avvento dell'economia post-fordista è secondo Bauman la scomparsa dello spazio pubblico: l'agorà è stata invasa dall'oikos (economia). 

 

La funzione di traduzione svolta dall'agorà non è più assicurata da nessuno e le nostre società sono dominate dalla Unsicherheit. Insicurezza esistenziale, incertezza circa il proprio destino, sensazione che la propria persona si trovi costantemente in pericolo costituiscono la cornice nella quale gli individui trascorrono le loro vite, incapaci di organizzarle e di costruirsi un'identità.
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Il ritratto di Bauman e del suo libro sono link ad ulteriori collegamenti

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