Quando gli annali della storia di Gravina descriveranno questo periodo una breve nota forse dirà che il giorno 31 agosto il bilancio di previsione (sic!) per l'anno 2011 è stato approvato con 18 voti favorevoli, 11 contrari, 2 assenti. Le effemeridi di questa città non potranno che limitarsi a questa breve citazione. Ma se un professore come Franco Amodio si accingesse a scrivere un nuovo 'Apprezzo della città di Gravina ...' le cose certamente si complicherebbero. Ieri ho assistito alla celebrazione del consiglio comunale (celebrazione forse è una parola grossa), che ha visto per l'ennesima volta sospendere i lavori, dietro cortese invito del sindaco, per mancanza di numeri nella maggioranza. Accadeva a tarda notte (riprenderanno oggi alle ore 15,00, a Dio piacendo).
Non è più una novità che questa amministrazione non venga suffragata da solida maggioranza, si trascina da lungo tempo in questo stato, nonostante i numeri, giustificando come crisi momentanea quel che di fatto è una debolezza strutturale della compagine. Il sindaco Giovanni Divella, persona squisita e di riconosciuto spessore morale, sembra avere rinunziato da tempo a far valere queste qualità soggiacendo alla temperie nebulosa d'intorno, spronato soltanto ' ... da interessi di bottega, faccendieri, mediatori, carpentieri e allibratori ...' (gli epiteti spesso sono più duri ed irriferibili). Le accuse vengono dai banchi dell'opposizione e anche da fette sempre più ampie dell'opinione pubblica che si dichiara 'pentita' di aver gratificato con il proprio consenso tale 'consorteria', '... cosa spinge un sindaco a resistere a queste maggioranze variabili? ...'
Il dottor Divella, però, non è solo in questa dura e comune reprimenda '...l'ultima cosa che puoi fare è tassare l'aria che respiriamo...' ho ascoltato all'indirizzo dell'assessore al bilancio... e poi al presidente dell'assemblea accusato di fare del consiglio comunale una proprietà privata.
Non è più una novità che questa amministrazione non venga suffragata da solida maggioranza, si trascina da lungo tempo in questo stato, nonostante i numeri, giustificando come crisi momentanea quel che di fatto è una debolezza strutturale della compagine. Il sindaco Giovanni Divella, persona squisita e di riconosciuto spessore morale, sembra avere rinunziato da tempo a far valere queste qualità soggiacendo alla temperie nebulosa d'intorno, spronato soltanto ' ... da interessi di bottega, faccendieri, mediatori, carpentieri e allibratori ...' (gli epiteti spesso sono più duri ed irriferibili). Le accuse vengono dai banchi dell'opposizione e anche da fette sempre più ampie dell'opinione pubblica che si dichiara 'pentita' di aver gratificato con il proprio consenso tale 'consorteria', '... cosa spinge un sindaco a resistere a queste maggioranze variabili? ...'
Il dottor Divella, però, non è solo in questa dura e comune reprimenda '...l'ultima cosa che puoi fare è tassare l'aria che respiriamo...' ho ascoltato all'indirizzo dell'assessore al bilancio... e poi al presidente dell'assemblea accusato di fare del consiglio comunale una proprietà privata.
' ... E' una guerra tra bande ... in questa maggioranza...' ho anche acoltato sempre ieri durante l'assise. Conosco bene quasi tutti i protagonisti di questo momento storico gravinese da Tonino Masiello, a Michele Lamuraglia, da Lorenzo Tremamunno a Giuseppe Prezzano, da Giuseppe Peragina a Leo Vicino, tutti stimati professionisti e politici di lungo corso, inequivocabilmente, ma costretti a dare vita ad una città senza volto, senza futuro, deuteragonisti o involontari comprimari di risse vere e proprie (ieri ne sono stato testimone). Forse perchè 9 gruppi consiliari sono troppi per metterli d'accordo? C'è forse una forza sconosciuta che li costringe a questo? In un momento di crisi violenta come quella che attanaglia la città, l'Italia, l'Europa ed il mondo intero non è proprio tempo di banalità, di risse, di giochi pericolosi.
L'approvazione di un bilancio di previsione per il 2011 approvato il 31 agosto del 2011 è la cifra esatta di un metodo, la chiave di interpretazione di un sistema.
L'approvazione di un bilancio di previsione per il 2011 approvato il 31 agosto del 2011 è la cifra esatta di un metodo, la chiave di interpretazione di un sistema.
Ma anche qui il termine sistema diventa eufemismo.
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Aggiornamento pomeridiano leggilo su Gravinalife:
La seduta del Consiglio a distanza di pochi minuti passa da valida a non valida
Il numero legale si è improvvisamente eclissato
Che cosa ha fatto cambiare le carte in tavola?
Il numero legale si è improvvisamente eclissato
Che cosa ha fatto cambiare le carte in tavola?
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