E’ vergognoso che in Italia, dove la democrazia è uno strumento esclusivamente al servizio del potere, i cittadini domiciliati fuori sede (ad es. per studio o lavoro) non possano votare se non recandosi presso la propria città di residenza, a proprie spese.
Grazie a un piccolo escamotage, parte dei fuori sede non sarà costretta a recarsi presso la propria città di residenza per votare ai 4 referendum abrogativi in programma domenica 12 e lunedì 13 giugno (acqua pubblica, nucelare e legittimo impedimento).
Da RESET Italia Blog di resistenza civile: (leggi il resto)
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Esclusivamente per la consultazione referendaria esiste la possibilità per una piccola percentuale di fuori sede di poter votare in un seggio diverso da quello di pertinenza tramite un piccolo escamotage, ecco come. L’art.19 della Legge 25 maggio 1970 n.352 prevede che alle operazioni di voto e di scrutinio presso i seggi possano assistere ove lo richiedano, un rappresentante effettivo ed un rappresentante supplente di ognuno dei partiti o dei gruppi politici rappresentati in Parlamento, e dei promotori dei referendum. Alle designazioni dei rappresentanti provvede persona munita di mandato, autenticato da notaio, da parte del presidente o del segretario provinciale del partito o gruppo politico oppure da parte dei promotori del referendum. Le designazioni vanno presentate al Comune il venerdì precedente l’inizio delle operazioni di voto, altrimenti è possibile presentare le designazioni direttamente ai presidenti delle sezioni purché prima dell’inizio delle operazioni di votazione di domenica 12 giugno 2011. Il rappresentante dei referendum presso i seggi ha diritto ad astenersi dal lavoro durante le giornate di voto, al riposo compensativo e sopratutto diritto al voto presso il seggio cui viene designato come rappresentante del referendum. Tradotto in parole povere significa che coloro che si trovano lontani dal proprio seggio di pertinenza possono farsi delegare come rappresentanti di lista e, recandosi alla costituzione del seggio sabato 11 giugno muniti della delega, del certificato elettorale e della carta d’identità, dichiarare al Presidente di voler esercitare l’opportunità del diritto di voto nello stesso seggio. Non c’è nessun obbligo di restare per tutto il tempo delle votazioni ma si può votare ed andare via come un normale elettore!
http://iovotofuorisede.altervista.org/ (leggi il resto con le ‘istruzioni per l’uso’)
1 commento:
utile questo tuo post, faccio un link
ciao
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