10 marzo, 2011

Gravina, la crisi continua imperterrita. (il postino suona due volte)


Si fa strada una grande nostalgia, un desiderio struggente che le cose procedano per il loro verso.
La città soprattutto, Gravina, questo borgo di Murgia e di Puglia, luogo di sogni e di tristezze infinite, aggredito da nani e lenoni, faccendieri ed affaristi, governanti, galoppini e lecchini .

Ieri sera nel palazzo principe della città, riunione di capigruppo e segretari della cosiddetta maggioranza, incendiati da sana passione politica, hanno interpretato l’ultimo atto, in ordine di tempo, di questa scialabrata crisi. Se vi raccontassi il contenuto della riunione rimarreste esterrefatti voi che, poeti, sublimate ogni cosa ed agognate la felicità (Leopardi al conte Carlo Pepoli, Bologna, marzo 1826).

Non credo che il solito laudator temporis acti oserà trascrivere gli atti di quel ‘convegno’, dovrebbe prodursi in acrobatiche descrizioni per tramandare ai posteri irripetibili verità.

Ed anche in questo spazio dove qualcuno di voi s’imbatterà, preso da sano pudore, tergiverserò mostrandovi e nascondendo l’inenarrabile. Eccovi un filmato denso di passione e di poesia così come forse a voi piacerà di più.

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