23 ottobre, 2018

L'albatro spagnolo ingaggiato per la caccia ai pescatori.

Strano, ma vero: i ricercatori del CNRS vogliono rintracciare le navi da pesca illegali con l'aiuto di questi giganti dei mari. 

https://www.geo.fr/environnement/dans-les-mers-australes-des-albatros-espions-sur-la-trace-de-peches-illegales-193089Nelle prossime settimane, grandi albatros aiuteranno a rintracciare i sospetti pescherecci illegali nei mari del sud, grazie a un sistema di segnali che trasmettono quasi simultaneamente la posizione delle navi che li attraversano. 

Questa idea di uso indiretto della spia marina è nata come parte di un programma scientifico per preservare gli albatros, dell’ordine Procellariformi, genere Diomedea. la cui famiglia di uccelli è considerata 'la più minacciata del mondo', afferma il Centro per Gli studi biologici di Chizé (CEBC) del CNRS, responsabili del progetto. 

Il CEBC ha sviluppato un dispositivo all'ultimo grido, con una società della Nuova Zelanda, per conoscere il comportamento degli albatros, il loro stato, i loro movimenti, ma anche in grado di rilevare le barche i cui radar incrociano i percorsi degli uccelli. 

Un punto è cruciale, sapendo che quando si dedicano alla pesca illegale, le barche possono 'spegnere' il loro 'sistema di identificazione automatica' (AIS, che consente di identificare lo stato, la posizione, l'itinerario delle navi) per transitare in modo discreto. Per contro, non possono navigare senza radar, per ragioni di sicurezza. 

'Ma metà delle imbarcazioni rilevate (durante i test) non hanno il loro AIS collegato ...' sottolinea il prof. Weimerskirch del  CEBC Ma con l'albatro e il suo aggeggio, che 'cattura' la barca da 5 km. 'Abbiamo la posizione della barca mezz'ora dopo il contatto'. 

Se una nave non risulta dichiarata nella zona economica esclusiva (ZEE) o li vicino, 'le informazioni sono fornite alle autorità, per informazioni e possibili intercettazioni', ha detto Ocean Sentinel

Tra novembre e marzo prossimi, i primi 150 dispositivi saranno apposti sugli Albatros delle Isole Crozet, Kerguelen e Amsterdam, nelle terre australi francesi dopo il successo dei test dall'inizio del 2018. 

Il Grande Albatro ha la più grande apertura alare del mondo (fino a 3,50 m) e può viaggiare fino a 20.000 chilometri in 15 giorni di viaggio per il suo fabbisogno alimentare, che lo ha reso un 'pattugliare gli oceani' di primo ordine. 

E 'anche' facile avvicinarlo, per niente timido' (anche se devi essere cauto per non farti beccare). È quindi un collaboratore ideale per fissare il piccolo bagaglio di 70 grammi sul suo dorso (lui pesa 10-12 kg) con un adesivo forte, per poi recuperarlo. In più è un collaboratore sostenibile: il più robusto può vivere 60-70 anni. 

Anche se questa rappresenta solo 'una piccola parte di un programma di ricerca' sull'albatro, il progetto del CEBC ha già ricevuto lettere di interesse da ONG internazionali e, naturalmente, dall'Amministrazione TAAF (Terres australes et antarctiques françaises). 

Dovrebbe rivelarsi uno strumento prezioso per le commissioni di pesca internazionali. quale Ocean Sentinel, o come strumento di vendetta del 'viaggiatore alato', finalmente non così sinistra come immagine, né così eccitante. 

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