11 dicembre, 2015

La Fatwa contro i gruppi terroristici approvata dai leaders musulmani.

Una fatwa contro il Gruppo Daesh massicciamente supportata. 
70.000 leader musulmani riuniti in India hanno adottato una fatwa nei confronti di vari gruppi terroristici.

97th URS E RAZVI 2015 | Bareilly

Più di 70.000 leader musulmani hanno adottato una fatwa (parere legale islamico), condannano la violenza estremista perpetrata da gruppi terroristici, tra cui il gruppo Daesh, o i talebani di Al-Qaeda. Questi gruppi sono stati descritti come "non-musulmani", riporta il Times of India

Il documento è stato approvato da più di 1,5 milioni di seguaci, l'ultimo giorno della cerimonia di "Urs-e-Razwi", a Bareilly in Uttar Pradesh (India). La cerimonia annuale che celebra il 97° anniversario della morte di Ahmed Raza Khan Barelvi figura del sufismo in India, ferocemente contrario all'Islam radicale e all'uso della violenza. 

"È scritto nel Corano che uccidere un innocente equivale a uccidere tutta l'umanità", ricordano i firmatari. "I membri di queste organizzazioni non sono musulmani", dice la fatwa. 

In quella circostanza si è evidenziato anche dei pericoli di alcune affermazioni "di odio", come quelle recenti di Donald Trump, denunciando le operazioni militari a che hanno danneggiato i civili siriani. I giornalisti sono stati invitati a "cessare di qualificare gruppi terroristici di organizzazioni musulmane" per evitare equivoci.

L'India ospita la terza più grande comunità musulmana nel mondo. I Musulmani indiani rappresentano il 14% della popolazione totale. Diverse iniziative simili sono state recentemente annunciato, ma mai di questa portata. Lo scorso settembre, un migliaio di leader musulmani indiani hanno firmato una condanna alle azioni del gruppo Daesh e denunciato i loro atti "inumani e non islamici". 

In seguito agli attentati di gennaio a Parigi, l'Alto Consiglio degli Ulema del Marocco aveva emesso una fatwa per criminalizzare il Daesh. In questa sede si è anche voluto ricordare la vera definizione del jihad: "Questo si rivolge a sè stessi attraverso l'educazione, attraverso il pensiero, attraverso la scrittura e il denaro per il benessere e lo sviluppo socio-economico" (I quattro gradi attraverso i quali si manifesta - vedi). 

Si riferisce a diversi versetti del Corano, uno dei quali dice: "Non attaccare, Dio non ama coloro che attaccano". 

Anche I leader religiosi della Bosnia, Il Cairo ed Arabia Saudita si sono espressi in questa direzione, definendo gli attentati a Parigi nel mese di gennaio "peccato contro Dio" e appellandosi "al mondo intero di unirsi per affrontare il mostro rappresentato dal terrorismo". 

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