L'Unione europea ha autorizzato l'importazione e la commercializzazione di 19 OGM, due giorni dopo aver proposto agli Stati membri la riforma che permette loro di vietare l'uso sul loro territorio.
Undici prodotti della multinazionale americana Monsanto figurano tra gli OGM autorizzati, ha detto venerdì 24 aprile la Commissione europea in un comunicato. Si tratta, nel dettaglio, di varietà di semi di soia, mais, colza e cotone.
Gli altri otto sono prodotti della società statunitense Dupont e gruppi tedeschi Bayer e BASF (visto che c'è la Germania si capisce il perchè). Diciassette di questi OGM sono destinati all'alimentazione umana ed animale, due sono fiori.
Queste autorizzazioni erano "in attesa" perché gli Stati membri non erano riusciti a formare una maggioranza a favore o contro la commercializzazione. Il permesso è immediato e vale per dieci anni.
Tuttavia, anche se i governi europei hanno approvato la riforma presentata mercoledì, potranno vietare l'uso di OGM sul loro territorio.
In caso contrario, le regole saranno quelle che hanno indotto la Commissione europea ad autorizzare la commercializzazione di OGM, non presentando, questi, alcun rischio per la salute animale e umana, oltre che richieste a gran voce dalle imprese commerciali.
Greenpeace ha accusato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, "di non aver alcuna intenzione di essere vicino all'Europa dei cittadini, come ha promesso e di agire in favore di interessi degli Stati Uniti e della Monsanto".
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