A New York per esempio
Il Dipartimento dei trasporti della metropoli raccoglie segnalazioni su come rendere più vivibile un'arteria di Brooklyn utilizzando le mappe di Google. I cittadini appendono sul muro virtuale post-it con suggerimenti e lamentele
“Ci sono molti parcheggi in doppia fila in questo punto”. “In questo incrocio tutto è terrificante”.
“Troppi autobus si fermano qui, creando ingorghi”. Il luogo di cui si parla è l'intersezione tra la Quarta Avenue e l'86esima strada a Brooklyn, città di New York. A spiegare che cosa non va sono gli stessi cittadini.
Se gli intraprendenti e rampanti giovani gravinesi invece di invadere ed intasare i social-network di ovvietà fino a renderli inutilizzabili volessero creare qualcosa del genere questa sarebbe una idea interessante.
Immaginate una mappa di Gravina con tanti post-it che segnalano i problemi in alcune parti della città. Potrebbero così rendere più efficiente un'amministrazione evitandole inutili passeggiate. Per la verità sarebbe la stessa amministrazione a dover fare una cosa simile, ma questa è un'altra storia.
In Italia un servizio analogo, denominato Iris, è stato attivato dal Comune di Venezia nel maggio 2008 per alcuni quartieri e, nel tempo, estese a tutto il territorio comunale. Sino ad oggi sono pervenute all'amministrazione oltre 13.800 segnalazioni di cui circa 10.500, secondo le statistiche fornite dal servizio, sono state prese in carico e “risolte”
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