16 agosto, 2024

Tasso di disoccupazione giovanile globale al minimo da 15 anni

L’Organizzazione internazionale del lavoro rileva che la precarietà del lavoro sta causando “crescente ansia tra i giovani. 
 
https://www.ilo.org/resource/news/new-report-reveal-latest-global-and-regional-trends-youth-employment
Si prevede che il tasso di disoccupazione giovanile mondiale, al livello più basso degli ultimi 15 anni, diminuirà ulteriormente, ma l'insicurezza lavorativa sta causando 'crescente ansia', osserva l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) in un rapporto pubblicato lunedì. 

L’ILO mette in guardia anche dal preoccupante numero di giovani tra i 15 e i 24 anni che non hanno né lavoro né istruzione né formazione (NEET). Avverte inoltre che la ripresa dell’occupazione dopo la pandemia di Covid-19 non è universale. 

I giovani di alcune regioni e molte giovani donne non stanno beneficiando della ripresa economica”, ha affermato l’ILO in un comunicato stampa. 

Il tasso di disoccupazione giovanile del 13% nel 2023 è il più basso degli ultimi 15 anni e rappresenta un calo rispetto al tasso del 13,8% registrato nel 2019 prima della pandemia. 
Si prevede che diminuirà ulteriormente al 12,8% nel 2024 e nel 2025. Per quanto riguarda il numero totale di giovani disoccupati, si attesta a 64,9 milioni, il numero più basso dal 2000. 

Tuttavia la situazione non è la stessa in tutte le regioni. Negli Stati arabi, nell’Asia orientale, nel Sud-est asiatico e nel Pacifico, i tassi di disoccupazione giovanile sono stati più elevati nel 2023 rispetto al 2019”, osserva l’ILO. 

Il rapporto evidenzia inoltre che “la tendenza globale verso la precarietà del lavoro sta causando una crescente ansia tra i giovani che aspirano a ottenere l’indipendenza finanziaria e a compiere i passi successivi nella loro vita adulta”. 

Nessuno di noi può sperare in un futuro stabile quando milioni di giovani in tutto il mondo non hanno un lavoro dignitoso e, di conseguenza, si sentono insicuri e incapaci di costruire una vita migliore per sé e per le loro famiglie”, sottolinea il Direttore Generale della l'ILO, Gilbert F. Houngbo, nel comunicato stampa. 

A livello globale, più della metà dei giovani lavoratori svolge lavori informali, osserva l’ILO, secondo cui “le opportunità di accesso a lavori dignitosi rimangono limitate nelle economie emergenti e in via di sviluppo”. 

Il rapporto indica inoltre che nel 2023 un giovane su cinque, ovvero il 20,4% della popolazione mondiale, apparteneva alla categoria NEET. Due giovani su tre sono donne. 

Inoltre i giovani uomini hanno beneficiato della ripresa del mercato del lavoro più delle giovani donne: i tassi di disoccupazione delle giovani donne (12,9%) e dei giovani uomini nel 2023 erano quasi uguali (13%), a differenza degli anni precedenti durante la pandemia dei giovani era più alto. 

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