Primo esperimento di telepatia, tra Francia e India, con successo
Per la prima volta i ricercatori affermano di aver inviato un messaggio mentale tra due persone, con elettrodi, separati da migliaia di miglia.
I ricercatori affermano di aver trasmesso per la prima volta un semplice messaggio mentale tra due elettrodi collegati a persone a grande distanza, secondo una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista PLoS One.
Per questo esperimento, i soggetti hanno portato elettrodi sulla testa che inviavano via internet l'attività cerebrale come un elettroencefalogramma, mentre pensavano cose molto semplici come "buongiorno" o "ciao".
Per la prima volta i ricercatori affermano di aver inviato un messaggio mentale tra due persone, con elettrodi, separati da migliaia di miglia.
I ricercatori affermano di aver trasmesso per la prima volta un semplice messaggio mentale tra due elettrodi collegati a persone a grande distanza, secondo una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista PLoS One.
Per questo esperimento, i soggetti hanno portato elettrodi sulla testa che inviavano via internet l'attività cerebrale come un elettroencefalogramma, mentre pensavano cose molto semplici come "buongiorno" o "ciao".
Il computer ha convertito gli impulsi elettrici in linguaggio macchina binario, prima di inviarli a un altro computer, che li ha trasmessi al cervello di un'altra persona sotto forma di flash luminoso.
Brain-to-brain communication from India to France: How telepathy is mastered http://t.co/j3LN80kXg4 via @YiannCh pic.twitter.com/xywYzCAZP7
— Ioannis Chaidoulis (@YiannCh) 5 Settembre 2014
Il soggetto non ha potuto sentire o vedere le parole stesse, ma è stato in grado di interpretare i segnali luminosi per inserire il messaggio. In realtà ciò equivale a un messaggio telepatico.
"Abbiamo voluto vedere se fosse possibile comunicare direttamente tra due persone leggendo l'attività cerebrale del primo per poi trasmetterla ad un altro a grandi distanze, tramite i sistemi di comunicazione esistenti, come Internet",
ha detto Alvaro Pascual-Leone, professore di neurologia alla Harvard Medical School, co-autore di questa esperienza.
I ricercatori dell'Università di Barcellona e la ditta spagnola Starlab e la società francese Axilum Robotics hanno partecipato a questa ricerca pubblicata su PLoS ONE (già cit.) il 19 agosto scorso.
ha detto Alvaro Pascual-Leone, professore di neurologia alla Harvard Medical School, co-autore di questa esperienza.
I ricercatori dell'Università di Barcellona e la ditta spagnola Starlab e la società francese Axilum Robotics hanno partecipato a questa ricerca pubblicata su PLoS ONE (già cit.) il 19 agosto scorso.
Secondo il team questo è un primo passo per esplorare altri mezzi di comunicazione.
"Crediamo che le interfacce dirette tra computer e cervello umano saranno possibili in un futuro non troppo lontano, che consentiranno la comunicazione di routine diretta da cervello a cervello (...) e la creazione di nuove opportunità nelle relazioni sociali", concludono i ricercatori.
Tra le applicazioni potenziali citano la capacità di comunicare tra individui paralizzati o incapaci di parlare dopo un ictus.
Gli scienziati lavorano da decenni sulle comunicazioni telepatiche.
Nel 2013, neurobiologi della Duke University in North Carolina (Stati Uniti orientali) sono stati in grado di produrre una sorta di passaggi di informazione telepatica tra due ratti.
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