04 agosto, 2013

A caccia dell'acqua più pura del mondo

Monitorare e raccogliere preziosi blocchi di ghiaccio non è operazione semplice, ma può pagare moltissimo, visto che la domanda di acqua pura di iceberg è in forte espansione.

EDWARD KEAN
Ogni estate, un uomo di 53 anni, degno rampollo di una famiglia di marinai salpa attraverso l'Atlantico del Nord per recuperare pezzi di ghiaccio che si staccano dai ghiacciai della Groenlandia e vanno alla deriva verso sud-ovest. Lavora per un produttore di vodka, birra, una società di vino e un produttore di acqua in bottiglia. Queste aziende utilizzano l'acqua conservata nel ghiaccio per migliaia di anni, la reclamizzano come la più pura del pianeta. Secondo loro, la domanda è in aumento, ma la collezione di preziosi blocchi di ghiaccio diventa sempre più difficile. Il loro recupero utilizza enormi reti, un braccio idraulico enorme e talvolta anche un fucile e una motosega. Il signor Kean deve ora combattere con gli iceberg alla deriva, aumentando i costi del carburante, ed è fortemente criticato dai tour operator, che accusano di mangiucchiarsi poco a poco gli iceberg che i loro clienti vengono ad ammirare.

Ogni primavera, prima di prendere il largo, Kean traccia le rotte per identificare i siti dove portare il suo peschereccio, Green Waters, per la sua annuale caccia agli iceberg. Nel mese di maggio, ha viaggiato per più di 1 500 chilometri da Saint John di Terranova, dove vive, a nord della provincia per individuare i più promettenti iceberg della stagione. Contattando amici e conoscenti residenti in villaggi costieri per raccogliere informazioni. Effettuando numerose telefonate alla moglie, Marina, che mantiene il suo sguardo fisso sulla geolocalizzazione dei siti di iceberg: icebergfinder.com. Una volta trovato un iceberg che si adatta a lui, traccia la rotta e la data di intercettazione, magari in una tranquilla baia o insenatura. Poi a casa, prende la sua barca, una squadra e naviga verso la sua preda. La collezione di iceberg richiede l'autorizzazione da parte delle autorità della provincia. 
La maggior parte del tempo, Kean la trascorre a trovare blocchi sufficienti per fornire i suoi principali clienti. La domanda di acqua è in forte aumento. Hugh McDermott, il direttore generale della fabbrica di birra Quidi Vidi Brewing, di S. John, per esempio, riesce a malapena a produrre abbastanza birra_iceberg da vendere a livello locale durante l'estate. 

http://www.canadiangeographic.ca/magazine/ma06/indepth/resources.aspNaturalmente più pura dell'acqua normale
David Myers, capo della Canadian Iceberg Vodka, un distillatore con sede a Toronto, conferma che il business "va molto bene". Sulla lista dei clienti del signor Kean sono anche ora Auk Island Winery e l'imbottigliatore di vino Berg Water, entrambi con sede a Terranova e che si riforniscono solo da lui. Tutti sostengono che la loro acqua estratta da iceberg e conservata per secoli è, per definizione, priva delle le impurità presenti nell'aria e nel mare, è naturalmente più pura dell'acqua normale. E svolgono i test per confermarne la purezza. Mark Serreze, direttore del Centro Dati Nazionale su neve e ghiaccio (NSIDC) presso l'Università del Colorado, Boulder, non procede mai a fare dei test, perchè, visto che il ghiaccio proviene dalla calotta della Groenlandia, non puo che essere "veramente molto pura".

D'Inverno, mister Kean ha altre fonti di reddito: effettua spedizioni guidate con motoslitta, raccoglie e trasporta rottami metallici. Ma ovviamente spende più tempo, ogni anno sempre più, per tracciare le rotte degli iceberg, attività che, in anni buoni, può fruttare centinaia di migliaia di dollari. Una volta in mare, stacca a mano o con strumenti pezzi di blocchi di ghiaccio che possono essere delle dimensioni di una piccola automobile. Poi lo carica sulla barca con un verricello e lo porta sulla costa. Arrivato ​​a destinazione, lo fonde e ne immagazzina l'acqua fino alla consegna.

Alcuni anni fa, quando non c'erano blocchi abbastanza piccoli sulla superficie dell'acqua, utilizzava un fucile per fenderli in piccoli pezzi, grazie all'effetto delle onde sonore. Oggi, per dividere i blocchi, utilizza il braccio idraulico della sua barca. Infine, utilizza anche un'ascia o una sega a catena.
Le agenzie turistiche lo accusano di mettere in pericolo la bellezza incontaminata degli iceberg, che attira ogni anno folle di visitatori. Cecil Stockley, il titolare dell'agenzia Iceberg Man Tour in Twillingate, ha detto che il signor Kean dovrebbe operare lontano dai villaggi costieri e itinerari turistici, "in modo che nessuno possa vedere gli iceberg fatti a pezzettini". Il signor Kean sostiene che la quantità di ghiaccio che raccoglie è piccola rispetto al volume totale e si sforza di evitare le zone altamente turistiche. 

Recentemente durante un viaggio di perlustrazione, il signor Kean ha percorso centinaia di chilometri fino alla cittadin
a di Conche. Durante il viaggio, si era fermato più volte per scrutare il mare con il binocolo. Una fitta nebbia gli impediva di vedere gli iceberg. Durante il percorso incontrò un conoscente. "Hai visto iceberg ultimamente?". L'uomo rispose negativamente. Mentre si preparava a tornare a casa, Kean avvistò quello che pensava fosse un piccolo iceberg. Si diresse verso un punto di osservazione più vicino. C'erano tre piccoli iceberg, ma che non meritavano il viaggio, si sarebbero probabilmente sciolti prima che la barca fosse arrivata a destinazione. 
Tempi difficili quelli del surriscaldamento ambientale. Nella stessa circostanza uno dei suoi contatti gli aveva detto di un iceberg a poche centinaia di Km a sud. Ma... Kean partito subito alla caccia, una volta lì, non vi aveva trovato niente. Ritornato con le pive nel sacco prese la decisione che in futuro avrebbe navigato più a nord del Labrador, per garantire una buona pesca. 
"Madre Natura può essere molto crudele," ha confidato ai suoi amici.
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Vedi THE WALL STREET JOURNAL: 

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