Un cane bagnato non rimane così a lungo grazie al caratteristico scuotimento. È un riflesso comune a tutti i mammiferi pelosi che i ricercatori hanno appena analizzato.
È in prima pagina sul settimanale “Science”.
Quando un cane esce dall'acqua si scuote vigorosamente fino all'ultima goccia.
Questo comportamento stereotipato del cane bagnato è condiviso da tutti i mammiferi con la pelliccia, dai topi agli orsi. La prima pagina della rivista americana Science datata 8 novembre e intitolata “It Feels Good” mostra un magnifico orso bruno in azione.
Questi sussulti energetici sono un riflesso dopo l'esposizione della schiena all'acqua o ad alcune sostanze irritanti. È quanto hanno appena scoperto i ricercatori dell'Università di Harvard, il cui lavoro è oggetto di un articolo scientifico.
Grazie a diversi esperimenti condotti sui roditori, i neuroscienziati hanno scoperto che bastava una sola goccia d'olio versata sulla parte posteriore del collo per scatenare lo sbuffo.
Poi hanno scoperto che ciò era dovuto alla stimolazione delle fibre nervose sensibili alla pressione. Questi, proprio i meccanorecettori C a bassa soglia (C-LTMR), le cui terminazioni si trovano nei follicoli piliferi, trasportano il messaggio dalla pelle del collo a una particolare regione del midollo spinale. I ricercatori hanno poi evidenziato il percorso intrapreso dalle informazioni tattili verso il cervello.
Poiché tutti i mammiferi possiedono C-LTMR, ciò spiegherebbe perché il comportamento del cane bagnato è ampiamente condiviso tra questi animali.
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