26 dicembre, 2012

Gli auguri di Natale dal vescovo e dal sindaco

II messaggi del Vescovo e del sindaco di Gravina 

Natale: gli auguri del vescovo 
"Alla festa si accompagni la riflessione", dice il Presule
Appello a schiudere le porte della solidarietà ai meno fortunati.



di ANTONELLA TESTINI su > gravinalife <
Martedì 25 Dicembre 2012 ore 00.20






Gli Auguri di Alesio Valente sindaco di Gravina 

Michele Gismundo 25/12/2012
da Gravinaoggi

In questi giorni di festa, hanno osservato in tanti, la città di Gravina è diventata "città normale". Come in altri centri urbani quasi tutte le vie sono illuminate per l'occasione natalizia e il centro storico è goduto, più frequentato, ammirato. E le bancarelle dei mercatini catturano i curiosi, in tanti, in verità. La comunità si scambia gli auguri; le vetrine ben allestite sollecitano i cittadini ai consumi, qui da noi. Modeste spese, naturalmente, vista la crisi, ma abbastanza, affermano i negozianti. Più sereni quest'anno, gli operatori del commercio, sempre scettici sui comporta menti (!) dei compaesani, abituati allo shopping fuori. Quasi controcorrente, quest'anno, Gravina si presenta come una "città normale". segue
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Non commento, ovviamente, nulla dell'augurio del vescovo che si rivolge alla città dall'alto della sua cattedra e del suo magistero. 
Mi pare si possa dire qualcosa al sindaco che dispone di un osservatorio molto alto e privilegiato ma ha descritto una città, altra, che io non ho visto, che non vive di soli mercatini, ancorchè improvvisati, come anche delle innumerevoli cosiddette manifestazioni culturali, fatte le debite eccezioni. 
La situazione difficile che vive la nostra comunità, costretta a dedicarsi a panem et circenses non è certo sfuggita all'osservatore attento. Migliaia di giovani costretti a sbarcare il lunario improvvisandosi operatori culturali rappresentano un problema di difficile soluzione. Questa città senza un fulcro produttivo sembra costretta a mordersi la coda sottraendosi all'analisi seria e dedicandosi alle prebende di vario genere. 
Questo metodo, molto improvvisato, magari produce il consenso di una società medio borghese, di basso profilo che si accontenta della passeggiata, del cagnolino scodinzolante, del figlio che fa l'attore, per poi magari restare incastrata in questa situazione per sempre, quando i sogni svaniscono e la realtà ti schiaccia con tutta la sua potenza. 
Mio caro sindaco avrei preferito un discorso più vero, senza retoriche, so che lo sai fare, che ci sai fare, e che in tempi di crisi devi conservarti per situazioni migliori. 
Mi sarei accontentato di molto meno come, per esempio, la pulizia delle strade (fanno letteralmente schifo), affidata a persone 'di corrente', che trascorrono il loro tempo al bar invece di fare il loro lavoro, interpretando al meglio il collaudato laisser faire laisser passer. 
Se tu imponi delle tasse ad i cittadini sarà bene che faccia rispettare il servizio per la città per cui sono state pagate e non per '... additarla agli amici di fuori'.
I balzelli non vengono conferiti per la spettacolazione della politica ma per i servizi resi
Abbiamo atteso diversi mesi che ciò accadesse, tempo ne è passato. 
Adesso bisognerà che qualcuno si rimbocchi le maniche e non solo per rappresentazioni presepiali, per quanto suggestive, ma che si cominci a lavorare se non altro per ciò che si è pagato. Il bilancio di quest'anno mi sembra si possa già tirare e non mi sembra affatto soddisfacente.
La stessa cosa si dica per i rappresentanti del popolo immersi in una degradante commedia, nessuno escluso, di cui se ne farebbe volentieri a meno.
Per questo ricambio i miei auguri nella speranza che l'amministratore, capace come tu sei, faccia quello per cui è 'comandato dal popolo'.

1 commento:

Anonimo ha detto...

il sindaco sicuramente parlava di un'altra città oltre al filotto propagantistico ormai sempre presente in ogni suo discorso..........e tu sicuramente hai immaginato di parlare ad un altro sindaco, capace di ascoltare!
E' l'effetto del Natale, che ci rende un pò tutti euforici o realisti. La tua descrizione della piazza è reale in tua la sua amarezza.
Auguri