I ricercatori hanno testato persone che avevano ottenuto una certificazione di lingua francese decenni prima, riporta 'The Times'. I partecipanti hanno potuto ricordare molto velocemente, in caso di una situazione particolare, molte parole ed espressioni precise.
L'apprendimento di una lingua non è (o quasi) dimenticato. In ogni caso, questo è il risultato di uno studio condotto da ricercatori dell'Università di York, in Inghilterra. I partecipanti sono stati sottoposti a un test di francese mezzo secolo dopo l'ultimo esame e hanno ottenuto risultati equivalenti agli studenti più giovani, rileva il quotidiano britannico The Times.
Gli scienziati hanno chiesto a quasi 500 persone, che hanno superato tra il 1970 e il 2020 un General Certificate of Secondary Education (diploma generalmente conseguito intorno ai 16 anni in alcuni paesi anglosassoni) o un Advanced Level (l'equivalente del diploma di maturità in Francia), in lingua francese come flusso di lingua straniera, per svolgere un test di vocabolario e grammatica nella lingua di Molière.
Hanno anche chiesto ai partecipanti se avevano usato la loro conoscenza del francese negli anni successivi agli esami e hanno escluso chiunque avesse studiato un'altra lingua più tardi nella vita.
I risultati raccolti mostrano che le competenze cambiano relativamente poco nel tempo. In casi particolari, ad esempio un'emergenza medica, le persone che hanno imparato il francese sono in grado di ricordare le parole corrette in un tempo estremamente breve.
Gli scienziati descrivono questo sistema come una “rete linguistica” in cui basta una parola immagazzinata in una parte del cervello, anche se è una parola parlata nella lingua del paese di origine, per stimolare altre parti della rete dove possono essere memorizzate le parole straniere.
Questi stimoli manterrebbero quindi il cervello sveglio e le lingue straniere rimarrebbero nella memoria. Non ci vorrebbe molto per ritrovare il suo livello, anche dopo molti anni senza pratica.
“Si dice spesso che se non usi una lingua la perdi, ma a quanto pare non è così. La conoscenza di una lingua è sorprendentemente stabile per lunghi periodi di tempo, rispetto ad altre materie come matematica, storia o scienze”, ha dichiarato, al quotidiano britannico, la Prof. Monika Schmid, direttrice del dipartimento di lingue e in Linguistica dell'Università di York.
Tutto ciò potreebbe rassicurare tutti quanti sono in procinti di fare un viaggio.