La città santa della Galizia, nel nord-ovest della Spagna, ha visto esplodere il suo numero di pellegrini e turisti in questa estate del 2022. Gli eccessi legati a questo afflusso iniziano a irritare gli abitanti.
In questa stagione estiva 2022, la città vede un gran numero di visitatori. Ogni giorno arrivano fino a 5.000 nuovi pellegrini nel capoluogo della regione autonoma della Galizia, che ha una popolazione con poco meno di 100.000 abitanti.
Secondo il quotidiano conservatore, queste migliaia di viaggiatori sono “attratti dalla celebrazione di un Anno Santo eccezionale”. E per una buona ragione, nel 2022 i cristiani continuano a celebrare lo Xacobeo, chiamato anche “anno giubilare” (o “anno compostellano”), che ricorre ogni volta che cade la domenica del 25 luglio, come nel 2021. A causa della pandemia di coronavirus, il Vaticano ha prolungato queste celebrazioni per un anno.
Saint-Jacopo naviga anche sul “non meno straordinario supporto ufficiale, religioso e pubblicitario di cui godono i festeggiamenti”.
Negli ultimi mesi, infatti, non è stato raro vedere a Madrid, in particolare, manifesti che esaltavano i meriti della Galizia e del suo capoluogo di regione.
Compostela, dunque, sta vivendo “un fenomeno identico a quello di altre località turistiche sovraffollate come Venezia”. El Mundo deplora così le “orde di visitatori” che quotidianamente travolgono un centro storico svuotato dei suoi abitanti,
“il proliferare di immondizia” o anche “disordini dell'ordine pubblico”. Il giornalista Alfredo Merino attacca in particolare i turisti ubriachi che attraversano il centro cittadino “cantando a squarciagola alle tre del mattino”.
Alcuni residenti hanno iniziato a ribellarsi a questi eccessi, riferisce El Mundo. Diverse associazioni locali hanno anche redatto un codice di buona condotta, esortando i visitatori “a non arrecare disturbo ai vicini o al patrimonio, a rispettare i luoghi pubblici e lo stile di vita degli abitanti”.
Allo stesso tempo, la città del santo patrono della Spagna e della Galizia non può permettersi di voltare le spalle ai visitatori, come molti altri siti turistici del paese. Secondo El Mundo, il turismo rappresenta il 20% del PIL di Santiago de Compostela.
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