Air France introdurrà "un'eccezione" per sostituire le dipendenti che si rifiutano di indossare il velo a Teheran.
Raggiunto un accordo lunedi tra la direzione ed i sindacati di Air France su l'uso del velo da parte delle hostess della società francese in luoghi pubblici in Iran, un obbligo non accettato da alcuni dei membri dell'equipaggio.
Su richiesta di diversi sindacati, la compagnia aerea ha deciso di istituire un sistema volontario sulla tratta Parigi-Teheran, che dovrebbe riaprire 17 aprile, dopo otto anni di sospensione, con tre voli settimanali.
"Quando una hostess o uno steward verranno assegnati ad un volo per Teheran, Air France darà loro la possibilità di ritirarsi e di essere assegnato ad un altro volo", si legge sul comunicato di Air France. "Ognuno dovrà indicare in anticipo il suo rifiuto di indossare il velo con una procedura che sarà spiegata loro".
Il ministro francese per i diritti della donna, Laurence Rossignol, ha accolto con favore la decisione. "Questo sistema protegge gli interessi economici della società e il rispetto delle leggi del paese di destinazione nel rispetto della libertà di coscienza del personale navigante".
I tre sindacati rappresentativi delle hostess e steward di Air France (SNPNC, Unsa PNC e Unac) hanno accolto con favore questa decisione in una dichiarazione congiunta, che viene vista come "una vittoria sindacale per la difesa dei lavoratori e dei diritti individuali".
In Iran, la legge richiede che la donna indossi un foulard che copra i capelli in luoghi pubblici e vale per tutte le donne presenti sul territorio.
Dalla Germania la Lufthansa, che ha continuato i suoi voli a Teheran durante le sanzioni, ha detto, da parte sua, che non aveva rilevato particolari problemi e che i suoi dipendenti avevano osservato la legge iraniana.
British Airways, che prevede di riprendere i voli da Londra per l'Iran, il 14 luglio, ha detto di non aver ancora comunicato le sue raccomandazioni agli equipaggi.
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