30 aprile, 2014

Condannati a morte, innocenti e dimenticati

Più del 4% dei condannati a morte sono innocenti
      
Alcuni ricercatori statunitensi hanno scoperto che gli errori giudiziari hanno più probabilità di essere perpetrati per le condanne a morte.
     
Almeno il 4,1% dei detenuti, nel braccio della morte negli Stati Uniti, sono probabilmente innocenti, ma molti altri non saranno mai identificati o rilasciati perché la loro pena è stata commutata. Lo afferma uno studio pubblicato Lunedi dall'American Academy of Sciences.
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"Gli errori giudiziari hanno, dunque, molte più probabilità di essere individuati nei casi di condanne a morte", perché i condannati alla pena capitale ricevono maggiore attenzione, dal "semplice agente di polizia sulla scena del crimine al Presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti", cosi dice la ricerca pubblicata sulla rivista PNAS (Proceedings of National Academy of Sciences).
               
Questo studio, il primo nel suo genere, ha utilizzato un metodo statistico utilizzato in medicina per valutare l'efficacia di un farmaco che riduca la mortalità. In questo caso, si è stimata la percentuale di condannati a morte la cui innocenza sarebbe stata stabilita se fossero rimasti nel braccio della morte, avendo, quindi, ricevuto le stesse risorse per difendersi.
              
Au moins 4,1% des condamnés à mort aux États-Unis sont probablement innocents... (Photo archives AFP)"Quando si è condannati a morte il rischio di essere eliminati è molto più alto se si è ancora nel braccio della morte", lo ha detto il professor Samuel Ross dell'AFP, uno dei quattro co-autori dello studio. Orbene, "quasi i due terzi nel braccio della morte hanno la loro pena commutata dopo un processo di appello e la stragrande maggioranza delle persone innocenti, condannate a morte non vengono mai identificate e rilasciate".
          
Questo studio "con caratura scientifica" si basa su 7482 condannati a morte tra il gennaio 1974 e dicembre 2004, per il 12,6% vi è stata l'esecuzione, l'1,6% dichiarato innocente, il 4% è morto in carcere, il 46,1% è rimasto nel corridoio della morte e il 35,8% ha visto le proprie sentenze commutata in ergastolo o condanne minori.
                  
Quando si constati che 138 prigionieri, cioè l'1,6% dei condannati a morte, sono stati prosciolti e liberati, conclude lo studio, sulla base di stime statistiche, tale tasso dovrebbe in realtà essere di "almeno 4,1%" e avverte che è "probabilmente sottostimato".
"Con il margine di errore di oltre il 4%, al momento del processo, è assolutamente certo che molti dei 1.320 giustiziati dal 1977 erano innocenti",
così la ricerca mette in guardia, senza avventurarsi nel dare una cifra precisa. Lo studio rileva inoltre che le giurie sono restie a pronunciare una sentenza di condanna a morte e nel caso di "dubbi persistenti sulla colpevolezza degli imputati", preferiscono optare per l'ergastolo piuttosto che la punizione finale.
                  
"Il risultato è che la stragrande maggioranza delle persone innocenti condannate a morte negli Stati Uniti non vengono eliminate o rilasciate. Sono condannate o ricondannate al carcere a vita e dimenticate", così conclude lo studio.
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Clayton D. Lockett, a sinistra, è morto di un attacco cardiaco Martedì dopo la sua esecuzione andata storta in Oklahoma. Una seconda esecuzione, quella di Carlo F. Warner, a destra, è stata poi rinviata.

Per la prima volta in ottanta anni, lo stato di Oklahoma doveva effettuare una doppia esecuzione. Con un nuovo dispositivo mai testato: sedativi, anestetici e cloruro di potassio in dose letale.
Tre minuti dopo l'iniezione, il condannato ha iniziato a muoversi e parlare. L'inizio del calvario: per 45 minuti, ha sofferto prima di morire martirizzato. Una vena rotta a impediva l'azione sedativa "efficace". 
Così, ovviamente, la seconda esecuzione è stata rinviata.

Un articolo del

28 aprile, 2014

Cari signori chiudete quelle gambe vergognosamente aperte! ... e lasciateci spazio!

Una campagna turca, con foto a corredo, chiede alla gente di non allargare le gambe nel trasporto pubblico. Il web s'infiamma.
Collegamento permanente dell'immagine integrata     
        
E' con questi due hashtag (parole chiave) - "serra le gambe", "non violare il mio spazio" - che le femministe turche hanno lanciato la loro campagna su Twitter. 
L'obiettivo? Lotta contro gli uomini che aprono gambe vistosamente nel trasporto pubblico. Gli utenti di internet turchi sempre più condividono. Alcuni approfittano per pubblicare immagini di uomini catturati in flagranza di 'reato'.          
            
Per lo psichiatra ed il sessuologo le gambe aperte, abitudine diffusa nel trasporto pubblico, ha una forte connotazione sessuale. "E' un modo per mostrare la virilità, per attirare l'attenzione sull'inguine ed i genitali. Una donna può vivere questo atteggiamento come una sollecitazione sessuale".        

Si è già visto questo tipo di situazione in luoghi pubblici della nostra Italia. Da Twitter: 
" ... mi mette a disagio... mi alzo e mi allontano. Non oso chiedere al mio vicino di stringere le gambe ...
... la sessuologa che tratta questo tipo di comportamento:
"Ho osservato che gli uomini che siedono con le gambe spalancate davanti a me hanno spesso una disfunzione erettile... ".
e sottolinea le differenze comportamentali tra uomini e donne. "Si insegna alle ragazze a stringere le cosce ed essere discrete...' E sottolinea anche la disparità culturale. "La media italiana è abbastanza discreta, con alcune differenze tra nord e sud e italiani e stranieri"
            
A proposito delle donne turche: "Questa è una società dove le donne hanno ancora una posizione inferiore rispetto agli uomini, è opportuno ottengano più rispetto".

27 aprile, 2014

Per ridurre il rischio di diabete bere più caffè


Aumentando il consumo di caffè si riduce il rischio di sviluppare il diabete rispetto a coloro che continuano a berne la stessa quantità.
Lo sostengono tre studi americani che ritengono l'aumento del consumo di caffè riduca il rischio di sviluppare il diabete.
Il tè, invece, non avrebbe alcun effetto sul diabete. 
                 
Utilizzando circa 120.000 persone, con la maggior parte degli esperti professionisti della salute, un gruppo di ricercatori USA-Singapore  ha stabilito un nesso tra bere una tazza e mezza di caffè in più al giorno per quattro anni e la riduzione dell'11% del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, il tipo più comune.
"Abbiamo visto  che un aumento del consumo di caffè, ma non di tè, per quattro anni, è associato ad un ridotto rischio di diabete nel corso dei successivi quattro anni", 
scrivono gli autori dello studio diretto dal dottor Frank Hu della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicato sulla rivista "Diabetologia".
              
Viceversa, una diminuzione del consumo di due tazze di caffè al giorno potrebbe aumentare il rischio didiabete dell'ordine del 18%. I ricercatori sostengono di aver trovato lo stesso risultato indipendentemente dalla quantità di caffè consumato fuori.
Commentando lo studio, gli esperti citati da Science Media Center hanno messo in guardia contro qualsiasi estrapolazione arbitraria dei risultati. 
"Nessuna raccomandazione sul consumo di caffè si può trarre da questo studio", ed hanno sottolineato, in particolare, che l'osservazione registra cambiamenti dopo il maggior consumo, ma il consumo in sè non è responsabile degli effetti a breve termine sul rischio di diabete.
                          
Nessuna associazione è stata trovata nell'aggiunta al consumo di caffè del tipo decaffeinato o tè, dagli autori dello studio. Essi sottolineano che gli amanti del tè più casalinghi, sono stati "relativamente pochi" nel cambiare le loro abitudini durante il periodo di studio.
               
Lo studio è stato finanziato principalmente dalla American Heart Association, uno degli autori ha anche beneficiato di un assegno di ricerca Nestec, una filiale del gruppo Nestlé, per studiare gli effetti del consumo di caffè su la sensibilità all'insulina.

26 aprile, 2014

Il sangue artificiale presto disponibile - Si passa alla sperimentazione


The production of blood on an industrial scale could become a reality
Il sangue artificiale potrebbe presto essere prodotto su scala industriale
Marc Turner e il suo team di ricercatori britannici sono in attesa soltanto del test sugli esseri umani. Se avranno successo, essi saranno in grado di creare sangue del gruppo 0 (gruppo universale) interamente in laboratorio. In quantità da laboratorio, ogni unità di sangue è costata loro 150 euro, ma su scala industriale, questi costi potrebbero essere ridotti drasticamente. Ogni anno, milioni di unità di sangue vengono trasfusi in Italia e nel mondo.

25 aprile, 2014

Se vieni a letto con me poserai per Vogue


L'amico delle star, il fotografo Terry Richardson, noto tanto per i suoi quadri, come per il suo lato trash, è al centro di una grande polemica.

La bomba scoppia nell'ultimo scorcio della scorsa settimana, in pieno week end di Pasqua. Questo è il messaggio ricevuto - e pubblicato su Twitter - dalla modella britannica Emma Appleton.

Shocking if true: This is the message - with offending language blurred out - that a Terry Richardson allegedly sent to Emma Appleton on Sunday
Domenica 20 aprile, alle 19 h 30, uno screenshot del suo iPhone. 
"Se posso venire a letto con te, ti proporrò per un servizio fotografico su Vogue a New York",
Giusto per mettere le cose al loro posto va detto che il fotografo è noto per le sue immagini brutali e spesso a sfondo sessuale (dai 2 centimetri di Miley Cyrus in tessuto rosso fino a Zahia nel fieno!). Lui con i suoi famosi occhiali - che sono indossati, in successione, sul naso di tutto il mondo dello spettacolo da Lady Gaga in poi (Jared Leto con Pharrell Williams - accompagnati sempre da una cattiva reputazione). Nel marzo 2014, un nuovo scandalo sessuale, colpito da tale Charlotte Waters, una giovane modella. Terry ne ebbe abbastanza, sino a difendersi nelle colonne del New York Post: 
"Già da quattro anni, ho deciso di ignorare queste voci su di me, perché dare loro importanza sarebbe stato come tradire il mio lavoro e la mia identità. Queste accuse sono emerse, e mi sono detto che dovevo reagire a questa caccia alle streghe. (...) Questo è tutto un tessuto di menzogne. Io lavoro con adulti e donne consenzienti, pienamente consapevoli della natura del mio lavoro". Va ricordato che nonostante le numerose accuse di molestie sessuali, Terry Richardson non è mai stato portato in tribunale.
           
http://www.d1models.com/pictures/3287/3287_208202.jpgIl caso Appleton sta montando da alcune ore, la stampa britannica, specializzata nella moda, è in ebollizione. Lo screenshot (vedi sopra), un tweet per Emma Appleton - che prima ha cancellato il suo tweet e l'account, quest'ultimo è, poi, ricomparso - è stata una bomba. La giovane donna ha detto di averlo eliminato, in preda al panico per tutta questa attenzione dei media. 
"Non avrei mai voluto postarlo ... non importa chi sei o in che settore lavori, ma si ha bisogno di essere semplicemente un essere umano". 
Tuttavia, ha certificato a diversi media il messaggio  come proveniente da Terry Richardson tramite il suo account di Facebook. Qualche ora dopo ha cambiato dichiarazione affermando proveniente, questa volta, dal sul suo account Instagram.

24 aprile, 2014

I brutti vadano nei campi di concentramento - Non c'è più spazio per loro. Catturateli.

Brutto, formato tascabile

Vedi trailer
E' stata lanciata in Spagna su smartphone e tablet, lo scorso autunno, la serie "El Gran Día de los feos". Obiettivi di questa commedia: la crisi dei valori e la dittatura della bellezza.
              
Il paese governato da Mikhail ho il Joli, ha due classi di cittadini: il bello e il brutto. Quest'ultima non ha spazio in questa dittatura della bellezza. L'UCL o unità deputata alla cattura del brutto, garantisce "la sicurezza e l'estetica" della città. I racchi relegati nei campi di concentramento, vivono isolati, nè mai ne emergeranno. A maggior ragione durante le commemorazioni del 25° anniversario della venuta al potere delle dittatore della tendenza.
               
El Gran Día de los Feos
Scarica app
Questo è l'argomento di 'El Gran Día de los feos [Il trionfo del brutto]', prima serie spagnola, progettata per essere visualizzata solo su smartphone e tablet. La società di produzione Tiempo de Rodar lo ha lanciato il 19 settembre. La prima stagione, di 8 episodi, è disponibile in una applicazione scaricabile su Android o iOS. I primi due episodi sono stati offerti gratuitamente ogni settimana, poi, dal terzo, a 0.89 centesimi di euro per ogni due. Il progetto è il risultato di tre anni di lavoro. Ha il sostegno dell'Istituto di Cinematografia e delle Arti Audiovisive [ICAA], per un investimento complessivo di 60 000 euro.
               
Questa commedia, girata interamente a Madrid, fa il verso a Brave New World di Aldous Huxley e a 1984 di George Orwell. Si parte da un assunto banale, che denuncia, in filigrana, la crisi di valori che attraversa la società.

"Oggi, viviamo nel regno del materialismo, del consumismo, dei falsi idoli», ha affermato Nabil Chabaan (vagamente rassomigliante al nostro Frassica), autore, sceneggiatore e direttore della produzione.

"Nella serie, la morte dei brutti, è la metafora della morte sociale cui vengono condannati quelli che non soddisfano i canoni attuali."
Non è un caso che i creatori di questa serie abbiano scelto per il lancio un'applicazione. "Il mercato era saturo di webseries ed era difficile distinguersi con un progetto", ci dice Chabaan. "Ed allora abbiamo pensato che stava rispondendo a una richiesta da parte del pubblico, che non solo vuole consumare il prodotto quando vuole ma dove vuole". In qualche misura, si è dovuto tener in debito conto dei vincoli del nuovo formato. "... un ritmo frenetico, niente più ellissi nella narrazione come in una serie televisiva, dice Chabaan. I piani sono stretti, abbiamo evitato, per quanto possibile, le ampie inquadrature".
                   
L'estetica della serie è molto assertiva, anche se il futuro messo in scena non è poi così tecnologicamente rivoluzionario (l'azione si svolge nel 2056). 
Dopo la prima stagione ne verranno proposte altre due, questo è l'obiettivo della società di produzione.

23 aprile, 2014

Il rischio incombente, superiore, negli effetti, a quello dei mutui subprime. Una nube minacciosa

Cloud, la nube minacciosa
Una netta crisi sarebbe anche più difficile di quella dei "subprime"
               
Il gruppo assicurativo Zurich avverte, in uno studio, contro una crisi di una economia affidata sempre più alla rete, rischiosa per gli Stati e gli individui.
                    
Lo studio, presentato Martedì 22, valuta i rischi sistemici simili a quelli che hanno portato alla crisi finanziaria del 2007/2008.
Allora, i rischi sul mercato statunitense dei mutui subprime avevano subito affondato una grande banca, la Lehman Brothers. Naufragio che, nel settembre 2008, aveva gravemente scosso la fiducia nell'intero settore finanziario, praticamente paralizzando il mercato del credito e affondando le borse.
              
Governi e banche centrali sono venuti in soccorso con un aiuto pari a migliaia di miliardi di dollari per salvare il sistema finanziario internazionale dal collasso totale. In molti paesi si era venuti in aiuto alle banche che si erano trovate sedute su una pila di carta straccia.
                             
Ma con questi programmi, gli stessi soccorritori, si sono trovati in difficoltà: conseguenti crisi del debito in alcuni paesi, una recessione a livello globale e una zona euro a rischio, solo per citarne alcuni. E' risultato che alcune banche non solo erano troppo grandi per fallire - «too big to fail» - ma anche troppo nidificate,

Pericoli analoghi sono in agguato su Internet, secondo uno studio presentato Martedì dal gruppo di Zurigo e il centro degli Stati Uniti, Think Tank Atlantic Coucil.
              
Il crollo di uno dei principali attori del Cloud (cloud computing) provocherebbe uno choc simile a quello della Lehman, ci dicono. L'improvvisa scomparsa di dati aziendali chiave come quelli responsabili delle infrastrutture e della logistica avrebbe un effetto domino sull'economia reale.
             
Il Networking in  crescita, per l'economia e per la società sempre più in rete, mette a repentaglio, in caso di guasto su una banca dati di grandi proporzioni, le gestioni su  larga scala di acqua, fornitori di energia, dispositivi medici, automobili, centrali elettriche e altre, dice il rapporto.
             
Finora, i principali rischi su Internet sono stati collegati ad attività criminali, spionaggio, militari e hacker, hanno osservato i relatori durante la presentazione dello studio. Si è trattato essenzialmente di furti di dati o di disattivazione dei siti per attacchi mirati.
              
Ma quanto più le aziende, enti, istituzioni e individui si trovano interconnessi, tramite Internet, tanto più i potenziali danni aumentano. I Cyber Rischi ​​tendono ad accumularsi e, se debordassero, porterebbero ad importanti conseguenze, per esempio con l'interruzione di corrente negli Stati Uniti, fino al 70% dell'economia del paese sarebbe paralizzato.
        
Al momento, la gestione dei cyber-rischi mostra analogie con il rischio del mondo finanziario del 2008, secondo l'indagine. In generale, i responsabili della sicurezza informatica sono concentrati sulla loro attività interna, e non portano abbastanza attenzione a possibili interdipendenze con l'esterno.
               
Tuttavia, è inutile ripartire, per ragioni di sicurezza, le garanzie su diversi operatori esterni di un sistema informatico se, in caso di guasto, sono tutti collegati allo stesso operatore importante della nuvola e i suoi dati sono persi.
                 
I rischi si trovano non solo con i partner commerciali o terzi, ma anche nelle nuove tecnologie che non sono una infrastruttura affidabile - compresa l'energia, le telecomunicazioni e la finanza - così come gli choc creati dai conflitti tra grandi potenze.
                     
Per Internet, non c'è un'istituzione come le banche centrali e i ministeri delle finanze in grado di intervenire in modo efficace. Un organismo sovrannazionale, come ad esempio un comitato di sicurezza informatica in grembo al G20, in questo contesto, sarebbe un possibile, interessante ed utile percorso praticabile.

22 aprile, 2014

Un pisolino bello da morire.- Se la pennichella vi assale ogni giorno ... attenzione!


Daytime Nappers Die Young
Preoccupante aggiornamento sul pisolino: gli adulti che fanno lunghi sonnellini possono morire più giovani
     
Tutti i vecchi articoli sui benefici del sonno vecchi da buttare via! Incluse le decantate virtù di un bel sonnellino (crapulone o no) relativo. Tutti i bravi consiglieri che ci costringevano a dormire al momento della digestione: Criminali!
     
La causa di questo cambiamento: uno studio pubblicato sull'American Journal of Epidemiology dal titolo: "pisolino durante il giorno e rischio generale o specifico di mortalità
        
Se sei un fan del pisolino, ci sono possibilità che la tua vita venga ridotta drasticamente, se dobbiamo credere agli scienziati dell'Università di Cambridge. 
"Dei 16.374, tra uomini e donne, che hanno risposto alle domande sulle loro abitudini 'pisoline' tra il 1998 e il 2000, 3.251 sono morti nei successivi tredici anni".
La siesta, in sé, non è direttamente responsabile. Semplicemente, gli adulti che pisolano troppo a lungo (oltre un'ora) raddoppiano le loro probabilità di sviluppare malattie respiratorie e quindi muoiono prematuramente.
                
Tra queste, le persone oltre i 65 anni sono particolarmente vulnerabili.
                      
Ma ci sono ancora delle riserve. Molte malattie non diagnosticate colpiscono malati che sono distratte e inconsapevoli per la siesta. Lo studio epidemiologico si basa su un campione britannico, dove la siesta non è nelle abitudini della popolazione, come evidenziato dal sito Gawker:
        
"Nel Regno Unito, la pennichella non fa parte delle abitudini culturali. E in assenza di perturbazioni dei cicli del sonno notturno, può essere possibile che il sonnellino rappresenti un sintomo dello squilibrio nel corpo".

21 aprile, 2014

Per fare affari con la cannabis ci vuole FIUTO

Silicon Valley 'fiuta' la cannabis per fare affari.

Come molti a San Francisco, Sasha Robinson sta lavorando ad una startup casalinga. Il suo salotto è un tripudio di fili, batterie, pinze, e involucri metallici. Se non lo si conoscesse, si potrebbe pensare ad un bombarolo. Ma queste sono solo le materie prime per un nuovo gadget in fase di studio.
                 
Qualcosa di rivoluzionario. Negli anni 2000, Robinson sviluppava software presso lo studio di design industriale Moto, dove ha supervisionato lo sviluppo di nuovi prodotti per la videocamera HD Flip. Prima di allora era a Juniper Systems e Silicon Graphics, due delle fondamentali imprese tecnologiche della VALLE. Il suo co-fondatore, Mark Williams, con esperienza principale in Apple, ha gestito anche un team di progettazione di Mac OS.                      
          
Ma ... "Come questi imprenditori della Silicon Valley hanno fretta di diventare ricchi grazie alla cannabis", questo è il sottotitolo della ricerca proposta da sito di Wired, una inchiesta che combina testo, immagini e presentazioni.
              
L'autore ci mostra in primo luogo come si può legalmente sviluppare le sigarette elettroniche farcite di foglie. Poi invita in una fattoria ultra-moderna in Colorado, che ha legalizzato la marijuana nel 2012.
               
Per la sua indagine, si descrive: "felice e rilassato, persino euforico" ​​sul suo sedile dell'aereo dopo l'acquisto di cannabis in caramelle all'aeroporto di Denver....
                   

insomma si parla di un "... vaporizzatore ad alta tecnologia chiamato Firefly destinato all'uso della marijuana ..." con accessori annessi e connessi.
Non sappiamo se abbia già pensato alle spese che dovrà sostenere per il suo avvocato

20 aprile, 2014

Esplode una sigaretta elettronica in un bar


Spavento per una cameriera di Richmond, nel nord dell'Inghilterra.
             
Non bastava la sorpresa dei telefoni cellulari in questi giorni. Delle immagini di una telecamera di sorveglianza, pubblicate in questi giorni, mostrano come nel bar di un albergo inglese, una e-sigaretta ha provocato un bello spavento ad una cameriera. Nessun segno premonitore, è esplosa mentre era in carica connessa ad un iPad.
                  
Leggermente colpita al braccio, al vestito, due dita bruciacchiate, la cameriera s'è ovviamente spaventata. Mentre la sigaretta elettronica completava il fuocherello sul pavimento.
                     
Citato da "York Press", un vigile del fuoco ha manifestato la sua preoccupazione. Se questa esplosione è avvenuta in un appartamento, un grande incendio avrebbe potuto seguirne. Quindi: insiste nel consigliare di non caricare l'e-sigaretta incustodita.
                
Ironia della sorte, la sigaretta apparteneva ad un amico della giovane cameriera, che sta cercando di smettere di fumare da diversi mesi. Dopo questa disavventura forse deciderà di optare nuovamente per le sigarette vecchio stile.
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Dal Telegraph il filmato

19 aprile, 2014

Lo zucchero fa bene alla coppia - Prima di ogni discussione assicuratevi di non aver fame

Lo zucchero è un bene per la coppia
Uno studio americano dimostra che un basso livello di glucosio può essere un fattore di tensione nella coppia, rendendo i coniugi, tra le coppie sposate, più arrabbiati e aumentando il rischio di aggressività.
     
Questo studio mostra come il semplice fatto di essere affamati, che deriva da bassi livelli di glucosio, può essere una fonte di tensione nelle coppie portare ad argomenti e talvolta la violenza, ha detto Brad Bushman, uno psicologo presso l'Università Stato dell'Ohio (nord), l'autore del lavoro pubblicato Lunedi nella Raccolta della National Academy of Sciences (PNAS) il 14-18 aprile.
                
Questo studio, condotto per 21 giorni su 107 coppie, mostra che il misurare a fine giornata il livello del glucosio nel sangue ha permesso di prevedere la quantità di rabbia dell'uno contro l'altra.
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Per misurare questa rabbia, i ricercatori hanno dato a ciascun partecipante una bambola vudu, che rappresentava il coniuge, e 51 spilli a testa. Alla fine di ogni giorno, ogni coniuge ha inflitto un numero di punture al proprio pupazzo a seconda del grado di rabbia verso l'altro.
        
Erano sempre soli quando hanno espresso la loro rabbia sui fantocci e prendevano nota del numero di spilli utilizzati. Nel contempo, ciascun coniuge doveva misurare il proprio livello di glucosio nel sangue prima di mangiare e di andare a letto.
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I risultati hanno dimostrato che più la glicemia era bassa, maggiore era il numero di punture inflitte alla bambola vudu. La relazione tra i livelli di glucosio nel sangue e livelli di rabbia persistevano anche se la coppia si riteneva soddisfatta della propria unione. Alla fine dei 21 giorni, alle coppie è stato chiesto di sottoporsi ad un secondo test.
      
Questo consisteva nel premere un pulsante, il più rapidamente possibile, quando un bersaglio rosso appariva sullo schermo del computer. Il vincitore di ciascuna coppia poi ha avuto l'opportunità di infliggere al proprio coniuge un forte rumore e deciderne l'intensità e la durata. I risultati hanno mostrato che coloro che avevano una glicemia bassa ci andavano più pesante con un rumore più forte e più a lungo.
         
Infine, un'altra analisi ha mostrato che i soggetti che avevano piantato il maggior numero di spilli erano anche quelli che avevano afflitto il loro coniuge con più decibel e più a lungo. La spiegazione sta nel fatto che il glucosio è il carburante principale del cervello e il grado di autocontrollo necessario per controllare la rabbia e gli impulsi aggressivi richiede un sacco di energia, così sottolineano gli autori.

"Il cervello rappresenta solo il 2% del nostro peso corporeo, ma consuma il 20% delle nostre calorie", afferma Bushman e raccomanda che prima di una discussione difficile con il marito, "siate sicure di non avere fame".

18 aprile, 2014

L'acqua pura, l'acqua che uccide - Pure Water

L'acqua "Pure Water" che uccide i poveri. 

Crédit DRGhana: Per alleviare la scarsità d'acqua in Africa occidentale le popolazioni vengono abbeverate con "Pure Water", tutt'altro che pura. 
              
La formula è stata ripetuta più e più volte: l'acqua è vita. 
credit lcunningham2013Tuttavia, in Ghana, sulla costa occidentale dell'Africa, può essere la causa di molti problemi di salute. Per la scarsità di acqua, sacchetti in plastica con acqua dolce sono venduti per strada. Lì, ad Accra, la gente la chiama "acqua pura".
                   
Ma, come indica il giornale International, un sito creato da giovani giornalisti per decifrare i cambiamenti nelle società contemporanee, non vi è alcuna prova che questo "Pure Water" sia veramente pura.                
"Le buste sono spesso riempite con acqua prelevata da perforazioni illegali poco o affatto trattata. Le indagini sulla vicenda rilevano strutture fatiscenti, insalubri, pratiche non conformi, norme di igiene e condizioni di conservazione che rendono l'acqua inadatta al consumo",
dicono i giornalisti del Journal International
           
Nonostante l'impatto sulla salute delle popolazioni, "l'acqua pura" continua ad essere venduta come il pane in tutto il paese. Ad un prezzo di 3 centesimi al sacchetto di 500 ml. Contro i 50 centesimi per una bottiglia di acqua minerale. In un paese dove la povertà è di circa il 27%, secondo il CIA Factbook, la differenza è significativa.
               
Ma perché, anche se l'acqua venduta in bustine è sospettata di essere la causa dell'epidemia di colera che ha ucciso 13 persone e ricoverato in ospedale più di 600 persone, continuano a berla.
                 
Secondo Il Giornale International, il motivo è semplice. Poter bere in Ghana è un percorso ad ostacoli. La rete di distribuzione sta vivendo carenze vistose e la società idrica nazionale, il Ghana Water Company Limited (GWC) pratica prezzi proibitivi. Tranne che per la GWC l'acqua è controllata.
                   
Uno studio pubblicato sul sito web del Ghana Medical Journal già nel 2007 evidenziava che il sacchetto di acqua conteneva molteplici agenti patogeni.
                 
"Il rischio che l'acqua trasmetta importanti malattie nella popolazione è molto alta a causa di problemi relativi alla sua trasformazione e distribuzione" si legge in'una indagine dell'Università del Ghana su marchi di acqua in bustina venduta nel paese.
                 
La situazione è così allarmante che le autorità hanno deciso di essere più vigili. Il sito Moderno Ghana ha stimato che il divieto assoluto della vendita del sacchetto di acqua è una necessità, "è la condizione stessa per sviluppare il turismo nel Paese".
              
Des sachets d'eau en attente de livraison © GabonreviewMa questo problema non è solo per il Ghana. Tutta l'Africa occidentale è interessata, persino l'Africa centrale, dove il sacchetto di acqua viene venduto lungo le strade. In Gabon, per esempio, il sacchetto di acqua è "un settore in forte espansione che vìola tutte le regole della sanità e dell'igiene pubblica", scrive Gabon Review. Ancora una volta, le stesse domande: da dove viene l'acqua, anche se il paese ha un grave problema di accesso all'acqua? Perché non si fa nulla per aumentare la consapevolezza della popolazione?
                 
Nel 2012, in Camerun, la Camera nazionale dei consumatori aveva citato in giudizio una quarantina di marchi, a seguito di lamentele di molti consumatori. Nel frattempo, i distributori di "acqua pura" (in realtà, si chiama così ovunque), continuano a fare i loro affari in pace.

17 aprile, 2014

Internet accelera il distacco dalle religioni - Quando la fede vacilla. - Un'indagine lo dimostra

Internet mina le religioni
Un ricercatore americano dice che l'avvento di Internet ha avuto un effetto negativo sulla fede degli americani. È una stramberia? I suoi risultati sono stati pubblicati dalla autorevolissima "MIT Technology Review".
                 
Il numero di americani che dicono di appartenere a una religione è in caduta libera a partire dagli anni '90. Se solo l'8% si dichiarava ateo, 20 anni fa, ora sono più del doppio (18%) .
            
Come spiegare questa crisi di fede? La prestigiosa piattaforma MIT Technology Review scrive del recente studio che evidenzia il ruolo di Internet in questo processo.

Allen DowneyAllen Downey, scienziato informatico presso l'Olin College of Engineering in Massachusetts, ha analizzato i dati del censimento socio-demografico degli Stati Uniti (GSS), uno studio condotto dall'Università di Chicago fin dagli anni '70.
                  
Oltre ad un calo dell'educazione religiosa ed un'esplosione dell'istruzione superiore, lo specialista ha osservato una correlazione significativa tra il declino dell'appartenenza religiosa e l'avvento di internet.
         
'La Correlazione non costituisce necessariamente un nesso di causa", dice giustamente MIT Technology Review. Ma tuttavia è importante sottolineare che il lavoro di Allen Downey fornisce indizi utili a capire il nesso di causalità della rete.
                   
"Per le persone che vivono in comunità omogenee, Internet offre l'opportunità di conoscere persone di altre religioni (o nessuna religione), e interagire con loro personalmente", dice il ricercatore.
               
Presi insieme, questi fattori spiegano il 50% del declino delle affiliazioni religiose. I dati analizzati, però, non ci rivelano cosa abbia causato l'altra metà.

16 aprile, 2014

Distributori automatici di cannabis. Ora ci sono.

In Colorado, la prima cannabis bancomat
Collegamento permanente dell'immagine integratadispenser400
Un distributore divertente ha fatto la sua comparsa nella città di Avon, nello Stato del Colorado. Si presenta come un qualsiasi altro distributore di bevande, il "Zazzz" consente, di fatto, di acquistare prodotti a base di cannabis. Naturalmente Erba, ma anche tè, soda o caramelle.


15 aprile, 2014

La macchina ti rivela se sei di destra o di sinistra

John Hibbing ed i suoi colleghi sono all'avanguardia nella ricerca sulle basi fisiologiche della ideologia politica.
eye-trackerMolto spesso gli studi americani hanno quel qualcosa che altri non hanno. Un certo gusto per il buzz, ronzio, rumore, la notizia sensazionale. Venerdì 3 marzo, una, rivista molto seria, MotherJones, ha rivelato l'ultima perla degli studi americani firmati dal politologo John Hibbing della University of Nebraska - Lincoln. Questi ha scoperto una variabile chiave per determinare se si è politicamente a destra o a sinistra: la sensibilità al disgusto.
                 
http://www.stateofmind.it/2011/10/dimmi-se-ti-disgusta-e-ti-diro-chi-voti/Il politologo accompagnato da psicologi e biologi ha costruito una macchina composta di sensori interni e telecamere per valutare la sensibilità al disgusto.
            
I ricercatori hanno dimostrato che la divisione politica destra / sinistra sarebbe predeterminata dalla nostra sensibilità al disgusto. Quanto più si è schizzinosi tanto più si è di destra. Spiegano:
"Il disgusto è un fenomeno naturale, lo stesso che ha impedito all'uomo il consumo di sostanze nocive o pericolose. La sensazione di disgusto gioca un ruolo importante nel nostro giudizio sociale e morale".

Essi sottolineano che il disgusto è una reazione a qualcosa che è considerato come una violazione della legge morale. E la sensibilità forte al disgusto indicherebbe più probabilmente il tipo 'conservatore'.
                     
Lo studio si conclude con l"affermazione che uno dei fondamenti del conservatorismo politico è la paura della contaminazione e della malattia che è collegato a una sensibilità elevata al disgusto. Questa sensibilità è principalmente istintivo e quindi al di là del nostro controllo, sempre secondo lo studio americano .

14 aprile, 2014

A proposito di salario minimo garantito - Come va in Europa

Salario minimo in Europa, il più basso e il più alto
Ecco una mappa di confronto istruttivo: il salario minimo in Europa (prima dell'introduzione di tali stipendi nella Germania). Essa mostra il più basso (138 € in Bulgaria), e il più alto, che non è l'Italia perchè non esiste (1.398 euro), ma l'Irlanda (€ 1.461), contrariamente alla credenza popolare.
In prossimità delle Elezioni Europee forse è un dato interessante da sapere, non l'unico, a proposito delle politiche e delle campagne elettorali.
(Le discrepanze dei dati nelle tabelle dipende dal periodo, dalla fonte di rilevazione e dall'importo lordo/netto)

I salari minimi lordi in Europa
rilevazione  gennaio 2011
In Euro costantecon parità di potere d'acquisto
Irlanda1 4621 160
Paesi bassi1 4241 307
Belgio1 4151 249
Francia1 3651 196
Regno Unito1 1391 156
Grecia863894
Spagna748766
Portogallo566638
Polonia349554
Républica Ceca319432
Ungheria281433
Romania157274
Bulgaria123233

13 aprile, 2014

Le carte per vedere il mondo in modo diverso.- Non si può fare a meno di andare a curiosare

Le 40 carte per una diversa visione del mondo
Sapete in quali paesi si è più giovani a fare l'amore? Dove si guida a sinistra o a destra? Oppure, quale paese è già stato esplorato da Google in Street View?

Tunisme propone di scoprire 40 carte del mondo insolite, non si può fare a meno di andare a curiosare. Il tuo modo precedente di vedere il mondo potrà rapidamente cambiare nel confronto con la realtà che ci riserva molte sorprese e perplessità. In particolare, si apprende che:
  • solo tre paesi non utilizzano il sistema metrico decimale;
  • il lavoro del servizio pubblico più pagato negli Stati Uniti è: allenatore di calcio;
  • quasi tutti i paesi del mondo hanno subito un'incursione dall'Impero Britannico.
Attenzione, però, alcune carte sembrano essere incomplete o vecchie.

12 aprile, 2014

Non lasciate che i pargoli vadano a loro


mala
La Chiesa non richiede la segnalazione dei pedofili 
La Chiesa cattolica italiana richiede al suo clero un "dovere morale" di segnalare presunti atti di pedofilia, senza alcun obbligo di riferire alla polizia.
                    
Da Domenica applica le linee guida contro i pedofili, che impongono il "dovere morale" di segnalare sospetti abusi sessuali su minori ma non l'obbligo di riferire alla polizia.
                  
Secondo queste linee guida, approvate dal Vaticano, le diocesi escluderanno, dalle attività con i minori, chiunque sia stato precedentemente condannato per un reato commesso contro i bambini, ad eccezione dei volontari, che non saranno soggetti alle stesse procedure.
               
In un documento pubblicato Venerdì, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha detto che questa eccezione "non esclude la possibilità di richiedere una informativa presa dal casellario giudiziario". 
                 
Le linee guida italiane sottolineano che la collaborazione con la magistratura è "importante", ma rimane affidata alla discrezionalità dei vescovi, contrariamente a quanto deciso in Germania e in Irlanda, dove le conferenze episcopali hanno adottato regole più severe.
               
"Il Vaticano esige che ci si attenga alle leggi nazionali, e sappiamo che non vi è alcun obbligo (di segnalare un abuso) nel diritto italiano", ha detto circa 2 settimane fa il cardinale Angelo Bagnasco.
            
La pubblicazione di queste linee guida ha scatenato la furia di gruppi di sostegno per le vittime, con, in prima linea, l'associazione americana delle ex vittime dei preti pedofili (SNAP), che ha deplorato la "contraddizione sorprendente, deprimente e irresponsabile, tra ciò che dice la fonte ufficiale del Vaticano sulla violenza e quello che fa contro gli abusi".
                 
La Chiesa è stata più volte accusata dalle vittime di coprire gli abusi di sacerdoti e religiosi, semplicemente spostando i predatori da una diocesi all'altra, piuttosto che dichiararlo, mettendo così altri bambini a rischio. Dal 2010, il Vaticano impone ai vescovi di denunciare alle autorità tutte le informazioni su eventuali casi di abuso, ma solo nei paesi in cui essi sono tenuti a farlo in base al diritto nazionale.
                
Nel mese di marzo, il Vaticano ha pubblicato la composizione di un comitato di esperti - tra cui un ex vittima dei preti pedofili - per la protezione dei bambini nelle istituzioni della Chiesa, rispettando l'annuncio fatto il 5 dicembre.