24 aprile, 2014

I brutti vadano nei campi di concentramento - Non c'è più spazio per loro. Catturateli.

Brutto, formato tascabile

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E' stata lanciata in Spagna su smartphone e tablet, lo scorso autunno, la serie "El Gran Día de los feos". Obiettivi di questa commedia: la crisi dei valori e la dittatura della bellezza.
              
Il paese governato da Mikhail ho il Joli, ha due classi di cittadini: il bello e il brutto. Quest'ultima non ha spazio in questa dittatura della bellezza. L'UCL o unità deputata alla cattura del brutto, garantisce "la sicurezza e l'estetica" della città. I racchi relegati nei campi di concentramento, vivono isolati, nè mai ne emergeranno. A maggior ragione durante le commemorazioni del 25° anniversario della venuta al potere delle dittatore della tendenza.
               
El Gran Día de los Feos
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Questo è l'argomento di 'El Gran Día de los feos [Il trionfo del brutto]', prima serie spagnola, progettata per essere visualizzata solo su smartphone e tablet. La società di produzione Tiempo de Rodar lo ha lanciato il 19 settembre. La prima stagione, di 8 episodi, è disponibile in una applicazione scaricabile su Android o iOS. I primi due episodi sono stati offerti gratuitamente ogni settimana, poi, dal terzo, a 0.89 centesimi di euro per ogni due. Il progetto è il risultato di tre anni di lavoro. Ha il sostegno dell'Istituto di Cinematografia e delle Arti Audiovisive [ICAA], per un investimento complessivo di 60 000 euro.
               
Questa commedia, girata interamente a Madrid, fa il verso a Brave New World di Aldous Huxley e a 1984 di George Orwell. Si parte da un assunto banale, che denuncia, in filigrana, la crisi di valori che attraversa la società.

"Oggi, viviamo nel regno del materialismo, del consumismo, dei falsi idoli», ha affermato Nabil Chabaan (vagamente rassomigliante al nostro Frassica), autore, sceneggiatore e direttore della produzione.

"Nella serie, la morte dei brutti, è la metafora della morte sociale cui vengono condannati quelli che non soddisfano i canoni attuali."
Non è un caso che i creatori di questa serie abbiano scelto per il lancio un'applicazione. "Il mercato era saturo di webseries ed era difficile distinguersi con un progetto", ci dice Chabaan. "Ed allora abbiamo pensato che stava rispondendo a una richiesta da parte del pubblico, che non solo vuole consumare il prodotto quando vuole ma dove vuole". In qualche misura, si è dovuto tener in debito conto dei vincoli del nuovo formato. "... un ritmo frenetico, niente più ellissi nella narrazione come in una serie televisiva, dice Chabaan. I piani sono stretti, abbiamo evitato, per quanto possibile, le ampie inquadrature".
                   
L'estetica della serie è molto assertiva, anche se il futuro messo in scena non è poi così tecnologicamente rivoluzionario (l'azione si svolge nel 2056). 
Dopo la prima stagione ne verranno proposte altre due, questo è l'obiettivo della società di produzione.

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