La Chiesa non richiede la segnalazione dei pedofili
La Chiesa cattolica italiana richiede al suo clero un "dovere morale" di segnalare presunti atti di pedofilia, senza alcun obbligo di riferire alla polizia.
La Chiesa cattolica italiana richiede al suo clero un "dovere morale" di segnalare presunti atti di pedofilia, senza alcun obbligo di riferire alla polizia.
Da Domenica applica le linee guida contro i pedofili, che impongono il "dovere morale" di segnalare sospetti abusi sessuali su minori ma non l'obbligo di riferire alla polizia.
Secondo queste linee guida, approvate dal Vaticano, le diocesi escluderanno, dalle attività con i minori, chiunque sia stato precedentemente condannato per un reato commesso contro i bambini, ad eccezione dei volontari, che non saranno soggetti alle stesse procedure.
In un documento pubblicato Venerdì, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha detto che questa eccezione "non esclude la possibilità di richiedere una informativa presa dal casellario giudiziario".
Le linee guida italiane sottolineano che la collaborazione con la magistratura è "importante", ma rimane affidata alla discrezionalità dei vescovi, contrariamente a quanto deciso in Germania e in Irlanda, dove le conferenze episcopali hanno adottato regole più severe.
"Il Vaticano esige che ci si attenga alle leggi nazionali, e sappiamo che non vi è alcun obbligo (di segnalare un abuso) nel diritto italiano", ha detto circa 2 settimane fa il cardinale Angelo Bagnasco.
La pubblicazione di queste linee guida ha scatenato la furia di gruppi di sostegno per le vittime, con, in prima linea, l'associazione americana delle ex vittime dei preti pedofili (SNAP), che ha deplorato la "contraddizione sorprendente, deprimente e irresponsabile, tra ciò che dice la fonte ufficiale del Vaticano sulla violenza e quello che fa contro gli abusi".
La Chiesa è stata più volte accusata dalle vittime di coprire gli abusi di sacerdoti e religiosi, semplicemente spostando i predatori da una diocesi all'altra, piuttosto che dichiararlo, mettendo così altri bambini a rischio. Dal 2010, il Vaticano impone ai vescovi di denunciare alle autorità tutte le informazioni su eventuali casi di abuso, ma solo nei paesi in cui essi sono tenuti a farlo in base al diritto nazionale.
Nel mese di marzo, il Vaticano ha pubblicato la composizione di un comitato di esperti - tra cui un ex vittima dei preti pedofili - per la protezione dei bambini nelle istituzioni della Chiesa, rispettando l'annuncio fatto il 5 dicembre.
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