I ricercatori hanno dimostrato l'efficacia dei metodi di incentivazione chiamati 'nudges' (Nudges Theory) per promuovere determinati cambiamenti comportamentali.
Di fronte alla pandemia o al cambiamento climatico, le autorità chiedono alla popolazione di cambiare le proprie abitudini per affrontare le sfide della società.
Ma come raggiungere questo obiettivo senza ricorrere a misure coercitive? Questo è il punto centrale dei 'nudges' (spinta, in italiano) in pieno svolgimento da un decennio.
Un team dell'Università di Ginevra (Unige) ha dimostrato l'efficacia di queste strategie nel promuovere determinati cambiamenti nel nostro comportamento.
Sviluppata dall'economista americano Richard Thaler alla fine degli anni 2000, la teoria del “nudge” presuppone che le nostre scelte non siano determinate solo dalla nostra capacità di ragionare secondo i nostri interessi, ma siano anche influenzate da alcuni pregiudizi cognitivi, come il nostro emozioni, i nostri ricordi, l'opinione degli altri o la configurazione del nostro ambiente diretto.
Giocare su questi elementi può quindi rivelarsi più efficace di un divieto o di una campagna di sensibilizzazione.
“Nonostante questa crescente popolarità, le prestazioni dei nudge non erano ancora state studiate nella loro interezza”, indica Unige, in un comunicato stampa di lunedì.
Ora è fatto. I ricercatori di Ginevra hanno esaminato circa 450 strategie attraverso studi scientifici. In particolare, sono stati in grado di identificare le aree in cui sono maggiormente rilevanti.
'Riteniamo che i nudge funzionino meglio nel cibo', afferma Tobias Brosch, direttore del Consumer Decision and Sustainable Behavior Laboratory.
Questo è, ad esempio, il processo in atto quando, in una mensa aziendale, i piatti più sani vengono volutamente collocati in cima al menu, per incoraggiare i clienti a scegliere l'opzione più redditizia per la loro salute. Ma senza violare la loro libertà.
Questo studio vuole anche diventare un documento di riferimento per i decisori politici che vorrebbero implementare queste nuove pratiche.
“Tuttavia, tieni presente che i nudge sono strumenti potenti, come dimostra la nostra ricerca. Devono quindi essere utilizzati con saggezza e nell'ambito di processi democratici e trasparenti”, conclude Tobias Brosch.
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