Un nuovo studio dice che il calore dal centro della Terra si sta dissipando più velocemente di quanto si pensasse, trasformandola in un pianeta geologicamente inattivo, come Marte prima di esso.
'Lo studio rivela segreti sepolti nelle profondità della Terra che potrebbero avere gravi conseguenze per il suo futuro', riferisce Newsweek: L'interno del nostro pianeta si sta raffreddando più velocemente di quanto si pensasse.
Indipendentemente dalle variazioni di temperatura che la nostra atmosfera subisce nel tempo, l'interno della Terra si è lentamente raffreddato dalla sua formazione 4,5 miliardi di anni fa.
Lì prevalevano temperature estreme quando il giovane pianeta era interamente ricoperto da uno spesso oceano di magma e poi, nel corso di milioni di anni, la superficie del pianeta si raffreddò formando una crosta fragile.
Sotto, l'enorme quantità di energia termica ha innescato processi dinamici come la tettonica a zolle o il vulcanismo – le cui manifestazioni sono ben visibili in superficie – e che fanno della Terra un cosiddetto pianeta attivo.
Lo studio pubblicato il 15 gennaio su Earth and Planetary Science Letters potrebbe darci una nuova prospettiva sulle mutevoli dinamiche del pianeta blu. Secondo Motohiko Murakami, ricercatore presso l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo, che ha guidato questo lavoro:
'i nostri risultati] suggeriscono che la Terra, come gli altri pianeti rocciosi Mercurio e Marte, si sta raffreddando e sta diventando inattiva molto più velocemente del previsto'.
Lo studio si basa sull'analisi di laboratorio di un minerale comune al confine tra il nucleo e il mantello, questi strati nidificati che costituiscono l'interno della Terra secondo l'attuale modello geologico.
È stato esaminato in particolare il modo in cui questo minerale conduce il calore tra gli involucri interni.
I risultati dicono anche che prima che la Terra diventi completamente inattiva, potrebbe verificarsi una convezione del mantello più intensa, 'cioè che anche l'attività tettonica potrebbe cambiare', dice Motohiko Murakami.
È impossibile per i ricercatori prevedere quando ciò potrebbe accadere o quando la Terra assomiglierà geologicamente a Marte.
“Per fare questo, bisognerebbe prima capire meglio come funziona la convezione del mantello in termini spaziali e temporali”, sottolinea il sito Phys.org.
Niente panico però: la scala temporale prevista è di milioni, addirittura miliardi di anni...
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