Lo stato indiano di Haryana comprerà 600 mucche per le sue prigioni. Il bestiame venerato dovrebbe avere un'influenza positiva sui carcerati.
Utilizzare il 'potere magico' delle mucche per riportare i detenuti sulla retta via: uno stato nel nord dell'India prevede di installare nelle sue carceri l'animale venerato dall'Induismo.
Una commissione governativa a Haryana, regione di confine di Nuova Delhi guidata dai nazionalisti indù, ha annunciato l'acquisto di 600 mucche per questo programma, dal costo stimato in $ 1,5 milioni. Una 'cow-therapy', secondo la sua descrizione.
La Gau Sewa Aayog (Commissione per la protezione delle vacche) si aspetta che l'installazione di stalle di bovini in sei prigioni, dal mese prossimo, avrà un influsso positivo sui prigionieri. 'Le mucche fanno parte della religione indù e hanno poteri magici per coloro che si occupano di queste', dice Bhani Mangla Ram, Presidente del Comitato, lodando le 'innumerevoli benefici' di questa idea.
Il latte degli animali potrebbe, secondo lui, 'purificare' i detenuti, mentre lo sterco e l'urina - dalle presunte virtù rinvigorenti - prodotti nel mondo carcerario potrebbero essere venduti sui mercati locali.
Poiché i nazionalisti indù sono saliti al potere nel 2014, l'India sta vivendo una tensione politica e religiosa attorno alla vacca sacra. Molti stati nel nord del paese hanno rafforzato il loro arsenale legislativo in nome della protezione, con sanzioni fino all'ergastolo.
Il gigante demografico dell'Asia meridionale è stato scosso negli ultimi anni da una serie di linciaggi di musulmani e dalit ('intoccabili') perpetrati da autoproclamate milizie di protezione delle mucche. Mentre il primo ministro Narendra Modi ha condannato a volte queste uccisioni, gli attivisti per i diritti umani ritengono che queste milizie agiscano impunemente.
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