Alcune cellule sulla lingua permetterebbero ai mammiferi di distinguere l'acqua da altri fluidi. Lo suggerisce un nuovo studio.
"Sotto un microscopio, la lingua presenta un paesaggio strano, irta di gemme frastagliate e irregolari in grado di distinguere cinque sapori fondamentali: salato, acido, dolce, amaro e umami, riporta la prestigiosa rivista Science. Ma le papille gustative dei mammiferi potrebbero avere un sesto senso". Identificherebbero l'acqua, argomento questo, che provova la riapertura, allo stesso tempo, di un antico dibattito: L'acqua ha un sapore, un gusto?
La rivista scientifica fa riferimento ad uno studio pubblicato il 29 maggio da Nature Neuroscience che spiega come gli animali riescano a distinguere l'acqua da altri liquidi.
Per fare questo, gli scienziati hanno prima esaminato se ci fosse, nella bocca dei topi, presenza di cellule recettrici del gusto (TCR), sensibili all'acqua. Essi hanno geneticamente modificato i topi per "disattivare" i diversi tipi di TCR. Hanno quindi innaffiato le bocche dei topi con l'acqua per vederne le reazioni.
"La parte più sorprendente di questo esperimento è che i TCR che percepiscono l'acidità, ben noti, hanno risposto vigorosamente alla presenza di acqua", dice a Science Yuki Oka, neuroscienziato presso l'Istituto di Tecnologia della California (CalTech), primo autore dello studio.
In assenza del TCR relativo all'acidità, i roditori hanno scelto più l'acqua che un olio di silicone sintetico trasparente e insapore, "suggerendo, così, che queste cellule contribuiscono a distinguere l'acqua da altri fluidi".
In secondo luogo, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica di optogenetica per attivare artificialmente le cellule utilizzando una luce laser blu. "Quando i topi bevevano la luce blu, agivano come se fosse acqua", afferma Yuki Oka.
"I Roditori non hanno mai saputo che la luce fosse un'illusione, hanno continuato a bere molto più a lungo rispetto a come avrebbero fatto con l'acqua potabile", scrive Science.
"Ciò suggerisce che, anche se i segnali sul TCR della lingua attivano l'azione del bere, non hanno alcun ruolo nel dire al cervello quando fermarsi", precisa il ricercatore.
Sono necessarie ulteriori ricerche per meglio comprendere i meccanismi coinvolti e determinare con precisione come accade che le cellule preposte, sensibili all'acido, reagiscano all'acqua. Inoltre, la ricercatrice presso l'Università dello Stato di New York Patricia Di Lorenzo dice:
"Quando si trova un esempio che contraddice l'opinione prevalente che ci sono solo cinque sapori fondamentali, è un segno che dobbiamo tornare al punto di partenza".
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