Decine di migliaia di bagni pubblici in zone turistiche del paese saranno modificati o rinnovati.
La Cina ha deciso di affrontare una pressante necessità: oltre 50.000 bagni pubblici sono stati installati o rinnovati come parte di una "rivoluzione nazionale dei gabinetti", pensata per rimuovere strutture sporche e insufficienti, in particolare nei luoghi più attrattivi.
Entro la fine dell'anno, il paese dovrebbe avere installato migliaia di nuovi servizi igienici al posto di latrine che offrivano poca privacy. Per mantenere la pulizia delle nuove attrezzature, è stato anche assunto il personale per la manutenzione.
Un rapporto dell'Ufficio Nazionale del Turismo pubblicato Venerdì, dice che l'obiettivo del rinnovamento dei bagni pubblici è stato raggiunto quasi al 93%.
"Sui luoghi visitati, i visitatori erano arrabbiati a causa del numero insufficiente di servizi igienici, la sporcizia e la mancanza di personale addetto alla manutenzione", ha osservato Xinhua.
Sempre secondo l'agenzia, un recente sondaggio mostra che l'80% dei turisti trova ora i gabinetti cinesi soddisfacenti, contro il 70% nel 2015.
Le autorità hanno anche istituito un sistema per far fronte a ifurti di carta igienica che spariscono a rotoli interi. Alcuni siti tra i più famosi sono stati dotati di sistemi di riconoscimento facciale per scoraggiare i ladri.
I visitatori devono passare uno ad uno di fronte ad una macchina che esegue la scansione della loro faccia prima di rilasciare loro alcuni fogli di carta.
Il furto di carta igienica può comportare la negazione dell'accesso ai siti interessati. Per anni, gli orinatoi cinesi sono adornati con segnali che incoraggiavano gli utenti ad avvicinarsi per mirare meglio: "Un piccolo passo avanti, un passo da gigante per la civiltà".
Come considerazione a margine di questa notizia si può dire che il concetto di accoglienza non può prescindere da quello di una città priva di servizi e, in particolare, di bagni pubblici. Quando un'amministrazione non capisce che l'ospitalità deve considerare il visitatore nella sua interezza e che quindi mangia, dorme e fa anche la cacca e la pipì, è insensata, stupida ed incapace.
Entro la fine dell'anno, il paese dovrebbe avere installato migliaia di nuovi servizi igienici al posto di latrine che offrivano poca privacy. Per mantenere la pulizia delle nuove attrezzature, è stato anche assunto il personale per la manutenzione.
Un rapporto dell'Ufficio Nazionale del Turismo pubblicato Venerdì, dice che l'obiettivo del rinnovamento dei bagni pubblici è stato raggiunto quasi al 93%.
"Sui luoghi visitati, i visitatori erano arrabbiati a causa del numero insufficiente di servizi igienici, la sporcizia e la mancanza di personale addetto alla manutenzione", ha osservato Xinhua.
Sempre secondo l'agenzia, un recente sondaggio mostra che l'80% dei turisti trova ora i gabinetti cinesi soddisfacenti, contro il 70% nel 2015.
Le autorità hanno anche istituito un sistema per far fronte a ifurti di carta igienica che spariscono a rotoli interi. Alcuni siti tra i più famosi sono stati dotati di sistemi di riconoscimento facciale per scoraggiare i ladri.
I visitatori devono passare uno ad uno di fronte ad una macchina che esegue la scansione della loro faccia prima di rilasciare loro alcuni fogli di carta.
Il furto di carta igienica può comportare la negazione dell'accesso ai siti interessati. Per anni, gli orinatoi cinesi sono adornati con segnali che incoraggiavano gli utenti ad avvicinarsi per mirare meglio: "Un piccolo passo avanti, un passo da gigante per la civiltà".
Come considerazione a margine di questa notizia si può dire che il concetto di accoglienza non può prescindere da quello di una città priva di servizi e, in particolare, di bagni pubblici. Quando un'amministrazione non capisce che l'ospitalità deve considerare il visitatore nella sua interezza e che quindi mangia, dorme e fa anche la cacca e la pipì, è insensata, stupida ed incapace.
Nessun commento:
Posta un commento